A VOLTE RITORNANO
Sembra il titolo di un film dell'orrore, creature infernali che ritornano tra i vivi per terrorizzarli con la loro marcia inarrestabile e implacabile, e invece si tratta di reali pericoli che incombono su di noi e che dell'orrore sono comunque portatori. Parliamo della richiesta di informazioni presentata alla Regione
dall'International Titanium Association, per tastare il terreno circa la miniera di titanio che ogni tanto solletica il palato di quella multinazionale e alla
quale, tanto la Regione che il Comune di Sassello hanno risposto che "nessuna pratica è in corso". Tant'è, quella sibillina richiesta di informazioni mette tutti in allarme e ricordiamo la comune battaglia per salvare non solo il Bric Tarinè e il sassellese da una paventata estrazione di quel terribile minerale che sconvolgerebbe l'intero ecosistema del centro ligure, battaglia alla quale, anni fa, partecipò tra i primi U Campanin Russu, che si assunse la segreteria di una vera cordata di comuni e di associazioni di tutta la Liguria, con l'appoggio incondizionato della Consulta Ligure. A volte ritornano, ma noi siamo vigili e ribadiamo ancora una volta il nostro forte appoggio agli amici di Sassello perché la battaglia, se dovrà essere nuovamente ripresa (allora vincemmo, ma non si sa mai...) ci vedrà ancora in prima linea a salvaguardia dell'intero territorio, poiché di tratta della stessa sopravvivenza ambientale e turistica de tutti noi e dei nostri figli, Un invito, questo, a non drammatizzare, ma ad essere vigili e solidali son il Sindaco di Sassello Daniele Buschiazzo, per questo interesse che si sta risvegliando e per il quale ci dobbiamo sentire tutti coinvolti.
STABILIMENTI BALNEARI APERTI TUTTO L'ANNO ?
"Certo che montare le cabine all'inizio della stagione balneare e smontarle alla fine, è un lavoro non da poco, ma dobbiamo fare i conti con il mare, in primo luogo e con le relative autorizzazioni. Il discorso non riguarderebbe comunque tutti gli stabilimenti balneari, ma soltanto quelli che sorgono in zone dove l'arenile è ampio e con una sufficiente difesa logistica "de facto" (vedi i Paolina e i Pinuccia, per fare un esempio)." Questo il pensiero degli addetti turistici del settore, che del resto ben sanno quali siano, a tutt'oggi, i problemi che impediscono ai più di non poter realizzare tale progetto-problema di cui se ne parla da decenni e proprio per la conformazione della nostra spiaggia Il discorso è ripreso in questi ultimi tempi con l'annuncio (riportato dal Secolo XIX di mercoledì 11 marzo), che i Bagni Paolina Club potranno "aprire i cancelli" per tutto l'arco dell'anno, dopo aver superato un lungo iter burocratico che permetterà loro di accogliere anche nella stagione "morta" coloro i quali vogliono approfittare del nostro clima temperato per corroboranti "bagni di sole". Sicuri della loro posizione particolarmente favorevole, i Paolina daranno così il via, se tutto filerà come pare, a quel progetto di incentivazione turistico-balneare sul tappeto da generazioni. Per altri ci sarà da aspettare ancora per molto, almeno fino a quando non sarà sopraelevata la passeggiata a mare centrale, fra i due moli di levante e di ponente, onde permettere alle cabine di essere ospitate sotto di essa, una sicurezza alle sole in fila orizzontale, ovviamente, il che lascerebbe la piena visibilità del mare percorrendo la suddetta passeggiata. "Un progetto cullato da varie amministrazioni, ma purtroppo non affrontabile di questi tempi di vacche magre," commentano gli "addetti ai lavori". "Comunque si vedrà..." Parlarne ogni tanto non fa male, diciamo noi. Certo che Varazze si presenterebbe con un abito veramente sciccoso, tanto in estate che in inverno. Un po' di ottimismo non guasta, di questi
tempi. E poi sognare non costa niente...
MANUEL GUASTAVINO: "VÄZE A TE VEU BEN"
Con la canzone "Väze te veugio ben", sigla di tante trasmissioni di Televarazze e ormai assurta a vero e proprio inno della città, Emanuele Guastavino per gli amici "Manuel" si è congedato dai suoi numerosissimi amici e fans accorsi in San Bartolomeo, mercoledì 11 marzo, per porgerli l'estremo saluto e un sincero ringraziamento per le ore di musica e di canto che aveva regalato non solo a Varazze, ma in tanti altri luoghi della Liguria e oltre. Il cordoglio sincero dell'intera città ha accompagnato le ultime note di una vita contrassegnata da tanta musica, da tanta simpatia, da quella gioia di vivere che coinvolgeva il pubblico e faceva roteare su piste spesso improvvisate, come la stessa strada (...le serate davanti al Bar Rossi, ecc) giovani e adulti in una kermesse di allegria che portava il sorriso anche a persone solitamente indicate come "stondai"; medicina dello spirito che ha veramente contribuito a guardare il mondo oltre le sue sconfortanti brutture (come dalle parole di frà Candido Capitano, officiante delle esequie). Delle esperienze e capacità musicali di Manuel ne hanno parlato i giornali, ricordandone i successi a iniziare dal "Il triangolo" e man mano gli altri numerosi exploit, le trasmissioni di Televarazze con Vittorio Badano, veri salotti pieni di humor e di quella semplice e casalinga atmosfera che rimarrà un ricordo intangibile e, purtroppo, irripetibile, ma questo doveroso servizio del Giornalino vuole riportarlo nelle sue vesti di uomo e di amico, a quel suo sorriso ammiccante, ironica e intelligente capacità di sapersi esprimere nel brillìo di uno sguardo che diceva tutto. Ci mancheranno quella chitarra e quella voce che
hanno accompagnato le nostre belle serate. Ci mancherà la sua cordiale e sincera amicizia, Ci mancherai, Manuel, ma il ricordo del bello e del buono non
svanisce mai. Per una volta permettici di sostituire le parole del ritornello di "Väze te veugio ben", con cui ci hai salutato per l'ultima volta, con "Väze a te
veu ben". Ciao Manuel. Le nostre sentite condoglianze alla moglie Barbara, al fratello Giorgio e parenti tutti.
SALVATORE GIARETTA: PATRIOTA E MUSICISTA
Nelle nostre ricognizioni storiche, in abbinamento cronologico del Giornalino con la nascita o la morte di un meritorio nostro concittadino, presentiamo questo mese Salvatore Giaretta, morto a Varazze il 18 aprile 1920 (era nato a Trino Vercellese il 13 luglio 1840), patriota volontario nelle guerre di indipendenza dal 1857 al 1865, che "offrì alla Patria le primizie del suo giovane cuore", come si legge sulla lastra tombale nel nostro cimitero
urbano. Giaretta, dopo le sue campagne, si trasferì a Siena, dove ricoprì cariche in seno a quella Amministrazione provinciale. Cultore appassionato di
musica, fu apprezzato maestro di bande musicali. Trasferitosi a Varazze, città della quale aveva raccolto notizie in particolare a Siena, vi trascorse
parecchi anni della sua vita, inserendosi ed onorando la sua nuova patria di adozione. Probo e onesto cittadino, volle essere sepolto nella Varazze da lui
tanto amata per le sue bellezze e per l'affettuosa amicizia della quale era circondato dai varazzini.
LA POESIA DI ERNESTO PISANI
La poesia di Ernesto Pisani, vero maestro del dialettale ligure, sarà ricordata sabato 18 aprile, alle ore 17,00, alla Biblioteca "E. Montale" di Varazze, dagli amici de "U Campanin Russu", con un recital che rifarà la storia dell'indimenticabile cantore della nostra terra, riproponendo al pubblico le tappe più significative delle sue opere, partendo dalla classica "'N'arbanella de anciöe", per proseguire quindi nelle altre sue pubblicazioni, tra le quali "Un fiore", quest'ultima in italiano. Ricordare Pisani è rifare un tuffo in un passato ancora recente, ma ricco di echi lontane; della Varazze e della Liguria di ieri, con le tradizioni care al nostro passato e sempre presenti nel cuore dei varazzini e dei liguri in generale. Sarà un tuffo rigeneratore nella nostra antica lingua, che Ernesto difendeva strenuamente e che ha lasciato a tutti noi come eredità e staffetta per continuare a tenerla viva per le nuove generazioni, compito che U Campanin Russu" persegue anche nell'ambito della Consulta Ligure, di cui è socio fondatore e ne fa parte nel Consiglio Direttivo con il suo presidente Giovanni Ghione. Appuntamento al 18 aprile in biblioteca, dunque, per un pomeriggio di cultura, sentimento e, parafrasando Guido Gozzano, per arricchirci "di quelle cose di ottimo gusto" che fanno bene allo spirito travagliato dei nostri giorni.
SANTA CATERINA. I PERSONAGGI DI IERI
In questo mese di aprile, caro ai varazzini per la festa patronale di S. Caterina da Siena, vogliamo ricordare alcuni volti che hanno fatto la storia della grande processione votiva, cominciando da quello di Barboin, indefessa preparatrice del gruppo dei Ciompi di S. Ambrogio e della Milann-a, che radunava i suoi "giudei" in quel di S. Bartolomeo. Due persone che il tempo non è riuscito a cancellare dalla nostra memoria e che vi riproponiamo nel ricordo di altri tempi, più semplici, quando ci si arrangiava alla meglio per vestire ragazzi e ragazze per rappresentare i quadri salienti della vita della Santa, ma il tutto, sempre, con molta fede e devozione Oggi abbiamo un bellissimo corteo storico che porta dignitosamente per le nostre strade costumi che si rifanno alla storia dell'epoca, riscuotendo il successo incondizionato di cittadini e forestieri, punto d'onore per Varazze e per la fatica e il lavoro di tanti volontari, ma un tenero saluto permetteteci di inviarlo anche a quelle persone rimaste nel ricordo delle generazioni di ieri e che tanto hanno fatto per arricchire il 30 aprile di un passato ormai storia.
E PER IL 30 APRILE TUTTO OK
Sempre che quest'anno Catainin esca anche se non è uscito Beppin, i lavori di risistemazione della parte terminale del rio Cavetto, adiacente alla piazza di S. Caterina, saranno ultimati, stante alle dichiarazioni rassicuranti del Sindaco e all'impegno con cui lavorano le maestranze, consce dell'importanza di questa data per i varazzini. Speriamo soltanto che il tempo (e il diavolo) non ci metta la coda e non ci resta che prepararci degnamente per questa nostra grande festa cittadina, scioglimento del voto fatto nel 1376 a Caterina.
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