ASSEMBLEA ANNUALE DEL CAMPANIN RUSSU
Martedì 18 marzo si è riunita l'Assemblea generale del Campanin Russu, per ascoltare e discutere Ia relazione morale del presidente Giovanni Ghione e quella finanziaria del segretario Gianni Giusto. Il presidente ha parlato di un 2013 altamente positivo. Ricordiamo Ie 'Serate al Chiostro a luglio, durante Ie quali sono stati affrontati importanti argomenti, come Ia "Serata del legno" degli Amici del Sassello; il ricordo di Lanzerotto Malocello (poi riportato in piazza Beato Jacopo in una rievocazione condotta da Roby Ciarlo, autore di un pregevole pieghevole e della relativa sceneggiatura, con intervento di un balletto coordinato da Giovanna Badano); una serata dedicata al mondo delle api e del miele, a cura di Emilia Montali nonché un incontro gastronomico organizzato da Adriano Mantero e da Gionni Damele, con intervento poetico - musicale di Bruno LoÍrano e Mario Traversi". Ghione ha ricordato inoltre Ie due successive serate tenutesi, nel mese di agosto, presso I'Auditorium dei ''Fratelli Stellati'' e dedicate: la prima al vetro di Altare, con intervento qualificante della scrittrice Maria Scarfì Cirone di Albisola e I'artista del vetro Costantino Bormioli, mentre Ia seconda ha interessato Ie nostre antiche Mura, sulle quali si sono soffermate ampiamente Ie dott.sse Daniela Jurato e Marina Piombo, autrici di uno studio che sarà Ia colonna portante di un’adeguata iniziativa promozionale de U Campanin Russu per Ia loro giusta e urgente conservazione e successiva promozione turistica. Altri punti dell'Assemblea ricordati da Ghione sono stati: il ''Lúnaio de Väze' che con A Vuxe du Campanin" che ogni mese riporta sul Giornalino Ie notizie dell'associazione e il "Confuoco" con il "Natale Vazin", nonché Ia manifestazione tenutasi il 24 novembre 2013 al Priamar di Savona per i 40 anni della Consulta Ligure, presieduta dal nostro presidente e con I'intervento di Mario Traversi, per Ia parte storico-risorgimentale di Varazze. È un bilancio positivo anche riguardo Ia situazione economico-finanziaria illustrata dal segretario Gianni Giusto, dalla quale sono emerse Ie nuove potenzialità acquisite e in via di acquisizione di tutto ciò che necessita per una moderna organizzazione culturale, tutta rivolta alla multimedialità. Nella relazione del presidente Giovanni Ghione emerge un rinnovato impegno verso i tempi nuovi che attendono U Campanin Russu, nel cui seno si distinguono con solerzia e capacità i soci: Gianni Giusto, Ettore Candela, Adriano Mantero, Gionni Damele, Tomaso Pastorino, Giovanni Laviosa, Conforti Albertino e il neo Giuseppe Bruzzone, con preziose collaborazioni dell'Associazione Sacre Rappresentazioni di Caterina da Siena di Bianca Caniggia. Si è anche doverosamente ricordato il costante appoggio alle iniziative da parte della delegata alla cultura Mariangela Calcagno, in una dialettica di feconda collaborazione tra "U Campanin Russu"e il Comune, non scevra da utili critiche costruttive, a riprova del nostro amore per Varazze.
IL 25 APRILE CI RICORDI
Attingendo dal "Dizionario Bibliografico dei Varazzini'' di Tino Delfino, ci pare doveroso ricordare quei nostri concittadini che persero Ia vita nei campi di concentramento in Germania, ai quali vanno aggiunti altri concittadini che Ia vita Ia persero sotto il piombo nazista. Cominciamo dai caduti nei Lager: Antonio Accinelli, classe 1923; Bartolomeo Accinelli cl.1924; Agostino Bernardi cl.1925; Livio Canale, cl. 1893; Armando Cerruti cl.1923; Pietro Cerruti cl.1921; Antonio Delfino, cl.1908; Giovanni Isetta cl.1918, Ludovico Koffler, cl, 1891; Raffaele Leghíssa, cl. 1922; Luigi Pigossi cl.1921; Angelo Piombo, cl. 1924; Mario Piombo, cl. 1920; Gio Batta Salviati cl. 1912. Seguono, come sopra specificato, Nello Bovani, partigiano nato a Savona il 4 febbraio 1913 e trasferitosi con Ia famiglia a Varazze, poi catturato e fucilato a Savona il 5 aprile 1944; Emilio Vallino, partigiano nato a Varazze l'11 aprile 1921 e fucilato a Delasso (La Spezia) il 4 agosto 1944, Emilio Vecchia, partigiano nato a CasteIeone (CR) il 12 dicembre 1924 e fucilato a Varazze il 24 novembre 1944. Ia cui lapide, posta a ricordo del suo martirio in località Valloria luogo, della fuciIazione, è stata Iordata da mani guidate da evidente rozza ignoranza, tristi individui Ia cui azione non merita ulteriori commenti. Il ricordo di questi nostri concittadini ci accompagni nella speranza di un mondo migliore.
S. CATERINA DAI RICORDI DI UN EMIGRANTE
Sollecitati da alcuni amici del rione Solaro, pubblichiamo una poesia scritta dall'indimenticabile Fausto Costa, notissimo pescatore nonché arguto poeta, che sapeva tranne dalla vita e dagli avvenimenti che erano I'ideale cornice del suo piccolo, ma variopinto mondo, spunti non privi di saggezza e di quella necessaria ironia che accompagna lo scorrere del tempo, tra una battuta e un buon bicchiere di vino. Pensiamo che detta poesia, che ricalca un poco lo stupore di un vecchio emigrante al suo ritorno a Varazze in occasione della festa di Santa Caterina da Siena, sia gradita e non offenda nessuno, poiché appartenente ormai ad un passato superato, rimasto però nel cuore di qualche irriducibile e romantico anziano.
L'EMIGRANTE
O pe càxo o pe destin / da tanto tempo no vedeivo Catainin /e ho provòu Ùnn-a forte delùxon / quande no ho ciù visto/ i gnuppi di figgieu in procescion. /Oua i gnuppi e-i fan i grandi / in te 'na grande rappresentazion /l ch'a I'è feua da procescion / E quande ho visto i praevi co-i blu jeans/ me son dìto: /"dovve sèmmo finii/ O Catainin. . .''
L'ADDIO AD ANTONIETTA FAZIO (VED. CANIGGIA)
Era un po' l'immagine stessa di via Malocello: una specie di ''guardiana"che controllava, dava consigli, "mugugnava" bonariamente con Ie sue battute per lo più piene di quella sagace ironia che è il sale delle nostre donne di una volta. Antonietta Fazio se n'è andata lo scorso febbraio portandosi dietro tutto il suo mondo che gravitava attorno a via Malocello e all'Oratorio di N.S. Assunta, di cui era Ia consorella più anziana da sempre, ai bei tempi in prima fila nelle processioni e nell'allestimento Delia grande festa del 15 agosto, giorno dell'Assunzione. Ma il nostro ricordo ci riporta a quella antica e "gloriosa" osteria conosciuta come ''Main de Checchin", aperta dai suoi genitori Francesco e Bianca poco oltre Ia prima curva della Salita S. Francesco d'Assisi, da dove fuoriuscivano Ie fragranze della cucina Iigure che catturavano i buongustai calamitati dal classico stoccafisso e dalla cima, mentre il gioco delle bocce richiamava gli appassionati dell'accosto e della stoccata, fra Ie urla e Ie scommesse che accompagnavano qualche buon bicchiere di vino. Un personaggio vero e proprio, Ia nostra Antonietta, braccio destro del marito Michele Caniggia, costruttore edile, di cui curava con efficienza tutta Ia contabilità e Ia parte finanziaria, pagina di quel Iibro sempre più ristretto della vecchia Varazze che sapeva vivere in simbiosi con Ia strada, Ia chiesa, Ie ricorrenze, Ie tradizioni e che rimane nel cuore di chi è riuscito ad assaporarne ancora qualche preziosa briciola. La ricordiamo con il suo sorriso, spesso accompagnato da qualche amichevole rimbrotto; una presenza che faceva parte dell'antico borgo medioevale, quasi fosse una pietra delle antiche mura. Il Giomalino porge Ie proprie, sentite condoglianze ai figli Bianca (presidente dell'Associazione Sacre Rappresentazioni di S. Caterina da Siena), a Roberto e Francesca.
TURNO DI NOTTE
Con questo titolo, Silvio Craviotto ha pubblicato (Centro Stampe Varazze) Ia sua nuova raccolta di riflessioni e ricordi in poesia e in prosa, iniziando con un significativo ''Riscopriamo Montale", del quale Io stesso Craviotto ne ha decantato Ie Iodi nel corso della cerimonia d’intitolazione della nostra Biblioteca Civica all'illustre premio Nobel per Ia Ietteratura, avvenuta il 13 dicembre 2013. Poesie e prosa che riflettono ancora una volta Ia profondità del pensiero di Craviotto su personaggi e fatti di ieri e di oggi, con dotte citazioni ("Tu, Uomo, porgi ascolto a ciò che dice la profonda mezzanotte" F. Nietzsche), che ci invitano ancora una volta a soffermarci in riflessioni che hanno Ia proprietà di illuminare culturalmente I'attento lettore. Il Iibro consta di due capitoli: ''La veglia" e "Pane al pane" capitolo quest'ultimo in cui Craviotto riafferma Ia propria stima e considerazione per Eugenio Montale da "Acqua Alta" (2003) a suggello di una scelta culturale di alto valore simbolico. Un Iibro riuscito, illuminante, da leggere con calma e attenzione.
PINO VICENDA OLTRE IL SIPARIO
Una vita intensa, quella di Pino Vicenda, che ci ha Iasciato in marzo, fatta di allegria e anticonformismo di quello stile ''bohemien"che lo caratterizzava tanto con gli amici che nel quo-tidiano palcoscenico della vita, dove Ia sua indiscussa personalità emergevano sia nell'abbigliamento che nel carattere allegro che coinvolgeva tutti. Sempre ci offriva Ia possibilità di prendere quel che Ia giornata dava senza tanti patemi d'animo, all'insegna di una filosofia pronta e immediata, di quel "carpe diem" che però non era mai fine a se stesso, perché sapeva donare allegria anche ai musoni più incalIiti. Lo ricordiamo nella sua oreficeria di piazza S. Ambrogio, quale decano della categoria e nella scapigliata compagnia della generazione degli anni '30, forse Ia più colpita dalla guerra, ma che negli anni '50 e '60, per una doverosa rivincita sul grigiore e Ie paure sopportate, diede vita a memorabili avventure umane e folcloristiche, quali carnevali, feste danzanti, Ia Banda Tempesta, con altri personaggi del grande ''Gotha" del ''Club di Maiostinn-a" con puntate in varie città italiane e straniere. Una vita intensa, insomma, che rispecchiava altri tempi, meno facili, ma dove |'ottimismo e Ia volontà di ricostruire un mondo con il sorriso aperto e gioviale ci portava a credere in un domani diverso e sereno. Attore della vita, dunque, Pino Vicenda, che con i suoi fantasiosi cappelli al vento va oltre quel sipario che chiude praticamente I'epopea di quei ragazzi che seppero prendere il meglio dal peggio di un dopoguerra che Iasciava ben pochi spiragli di luce, ma che Ia loro sagacia, lavorativa e di giocoso ''divertissement'' riuscì a tramutare, spesso in una divertente kermesse di cose belle e simpatiche che portavano una sana allegria dappertutto. Le nostre condoglianze alle figlie Barbara e Ester.
CAMPIONI Dl CALCIO DI IERI
Siamo Iieti di pubblicare questa fotografia scattata a Varazze nel 1981, che mostra come anche i campioni del calcio, oltre a quelli del ciclismo, una capatina a Varazze Ia facevano più che volentieri, a riprova del richiamo che Ia nostra città ha sempre esercitato sul mondo dello sport, fin dai tempi di Piola, che negli anni '30 "palleggiava sulla nostra spiaggia. Vediamo, da sinistra in alto, Bruno Conti, quindi Carlo Ancellotti, il mitico Nils Liedholm, Ramon Turone, con al fianco Gerolamo Craviotto (Carbunin), attorniati da alcuni fans. Siamo certi che questa foto sarà gradita agli appassionati di calcio, che "rinverdiranno" ricordi d’incontri memorabili, riproposti da questi notissimi volti, alcuni dei quali purtroppo scomparsi, ma rimasti nei nostri cuori.
I LAVORI DELLA CONSULTA LIGURE A RECCO
Domenica 23 marzo, ospite dell'Associazione "L'Ardiciocca", si è riunita a Recco Ia Consulta Ligure (associazione di difesa del dialetto e delle tradizioni liguri) per discutere un ordine del giorno che prevedeva, tra I'altro, Ia relazione morale e il rendiconto annuale, punti alquanto significativi dopo Ia scomparsa del presidente in carica Elmo Bazzano. Franco Bampi vice presidente vicario della Consulta, ha sottolineato I'importanza di addivenire al più presto all'elezione di un nuovo presidente, con Ia necessaria assunzione di un maggior impegno da parte di tutti per garantire nell'ottica di un nuovo corso, vitale supporto ed aiuto a colui che avrà I'onore, ma anche I'onere, di reggere Ia Consulta per i prossimi quattro anni. Nella discussione che ne è seguita, Franco Salvadori' già presidente in un mandato precedente, si è detto disponibile ad assumere detta carica, Iasciando però Ia possibilità ad altri eventuali candidati, di avanzare proposte in merito entro il 30 aprile. U Campanin Russu era rappresentato dal presidente Giovanni Ghione, dal vice pres.te Ettore Candela, dal segretario G.B. Giusto e dal socio Bertino Conforti. Un ringraziamento da parte del vice presidente è andato a Bozzano e Giovanni Ghione oltre a tutti coloro che, con grosso impegno, hanno permesso Ia piena riuscita del quarantennale della Consulta, tenutosi a Savona il 24 novembre. I prossimi mesi dovranno essere affrontati con uno spirito nuovo, di unità e di vera fratenità vero pilastro portante su cui è nata Ia Consulta Ligure.
MARIA GRAZIA REGNASCO: UN VITA PER GLI ALTRI
A giornalino ormai impaginato e avviato alle rotative, abbiamo appreso della scomparsa di Mania Grazia Regnasco, socio del Campanin Russu e impegnata in prima persona nelle nostre attività, soprattutto nei turni di sorveglianza alle prime mostre dei modellini navali nel palazzo Beato Jacopo e a quelle delle foto retrospettive di S. Caterina ai Bagni Vittoria. Una presenza che ci rasserenava con il suo sorriso e con I'impegno della donna che sapeva dare il suo prezioso apporto nei momenti più difficili. E non dimentichiamo Ia sua diuturna opera nel volontariato, soprattutto nell'AVO, presso Ia Casa del Nonno e all'Ospedale S. Maria in Bethlem, nell'AVIS e AIDO, nonché nella propria famiglia. Un sorriso, grande e sincero, si è spento con Ia sua scomparsa e noi oggi vogliamo ricordarla proprio per quella sua luminosità che portava il sereno anche nei momenti grigi dell'Associazione e della vita. Ciao, cara Maria Grazia con te se ne va anche una parte di quei pionieri, ormai sempre più pochi, che hanno creduto nell'avventura del Campanin Russu e che oggi, nel tuo ricordo, rivivono quei primi favolosi ed entusiasmanti impegni al servizio delle tradizioni varazzine che stavano rilanciando in vari modi. Le nostre sincere condoglianze al fratello Pino e a tutti i familiari.
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