Successo di critica e di pubblico nel pomeriggio di sabato 3 novembre, all'Oratorio di N.S. Assunta di Varazze per il concerto dedicato a "Il mandolino in trincea" dell'Ensemble Vivaldi di Savona. L’evento è stato organizzato da U Campanin Russu in collaborazione con il Comune di Varazze e la Confraternita sopra indicata, per ricordare i cento anni dalla fine della Grande Guerra. Dopo il saluto dell'Assessore alla Cultura Mariangela Calcagno che ha ricordato con commozione i caduti varazzini nell'immane conflitto, è iniziato il concerto presentato da Mario Traversi, con il supporto tecnico di G.B. Giusto, che è stato un susseguirsi di emozioni sulle note di canzoni che rievocavano soprattutto i disagi e il sacrificio di tanti giovani in trincea, dove il mandolino, nonostante la tragedia sempre incombente, sapeva offrire momenti di svago nelle pause tra un attacco e l'altro. Particolarmente toccanti alcuni brani, accompagnati da opportune proiezioni, allorché si è ricordato l'episodio dell'incontro sulla terra di nessuno, nella notte di Natale del 1917, fra militari tedeschi e inglesi al canto di motivi natalizi, una lezione di sentimenti che la guerra non era riuscita a cancellare. Bravissimi i vari componenti l'Ensemble, sei donne e quattro uomini che hanno saputo interpretare, con intensa partecipazione, un menù scelto con cura e applaudito calorosamente dal folto pubblico presente in sala. Voce narrante, Gabriella Bianchi, con letture di lettere inviate dal fronte, mentre Mariangela Bombo, Maria Grazia Criscenzo (Mandolini Primi), Sergio Giacobbe, Gianni Masini, Giorgio Musso (Mandolini Secondi). Francesca Tenti (Mandole), Adelina Criscenzo, Giuseppe Gamba e Maria Grazia Goslino (Chitarre) hanno veramente offerto quanto di meglio può regalare la musica a pizzico. Complimenti ai componenti dell'Ensemble Vivaldi per questa ennesima prova della loro bravura e un arrivederci a future loro esibizioni che U Campanin Russu certamente promuoverà a Varazze. Un signorile rinfresco, alla fine del concerto, e stato offerto dai solerti confratelli di N.S. Assunta.
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