CANTALUPO ALLA RIBALTA A GENOVA
Martedì 19 aprile, il profumo dello stoccafisso si è sparso deciso nell'auditorium dell'ex chiesa di San Salvatore a Genova, dove la Società Cattolica "San Giovanni Battista di Cantalupo" è stata al centro di una simpatica e calorosa attenzione da parte di un pubblico folto e numeroso, nell'appuntamento del terzo trimestre de "I MARTEDI" dell'Associazione "A Compagna" di Genova. Introdotti dal prof. Franco Bampi, Presidente del sodalizio ospitante, Mauro Agostini ha spiegato la genesi e l'attuale realtà della Società cantalupese, della quale è Presidente, soffermandosi a illustrarne le varie iniziative, tra cui la "chicca" del "lancio dello stoccafisso", due stecche dei quali erano ben visibili sul tavolo dei relatori. Al suo fianco, la segretaria Elisa Fornari, ha regalato gustose ricette, in un andirivieni d'interventi con il pubblico, dal quale venivano ricordati antichi menù genovesi sempre a base di stokke. Ad Agostini e Fornari, si è aggiunto Mario Traversi che ha recitato alcune poesie inerenti Cantalupo e il tema trattato (anche le lumache di S.G. Battista e la festa patronale di Santa Caterina da Siena hanno avuto spazio, appuntamenti per i quali sono state date le informazioni richieste che porteranno a gradite presenze genovesi). Le accurate spiegazioni di Mauro Agostini e quelle non meno interessanti di Elisa Fornari hanno fatto centro e solleticato il palato dei molti buongustai in sala, mentre i versi di Mario Traversi hanno ricordato le comuni radici del dialetto che accomuna Genova a Varazze. Signorile l'accoglienza del Presidente Franco Bampi e dello staff de "A Compagna", che con "U Campanin Russu" di Varazze fa parte della Consulta Ligure.
CHE VOGLIA DI VIVERE!
Non si arrende la natura quando vuole dimostrare che anche nelle condizioni più difficili ed estreme sa dare messaggi di vita e di cocciuto ottimismo. È il caso di quest'alberello appartenente alla famiglia dei cipressi che ha messo le radici sul cavalcavia ferroviario che sovrasta via Monte Grappa, quasi a ridosso dei binari, lambito giorno e notte dai treni che ne agitano i rami. Un bell'esempio di forza e di voglia di vivere che ci invita a sfidare le avversità e a vincerle, quando si hanno validi motivi per non mollare. Probabilmente, per l'intervento di qualche uccello che ha portato una bacca proprio lì, in quel posto impossibile, l'alberello continua la sua avventura, almeno fino a quando la mano dell'uomo non penserà di spegnerla. Intanto ve lo mostriamo, verde come la speranza che da tempo infonde agli abitanti della zona che lo hanno adottato come portafortuna e lo coccolano con compiaciuta solidarietà. O no molla/ l'erboetto arente a-e colisse,/ o pâ misso comme co-a colla,/ e seu reixi ormai son ben fisse./ I treni che passan ghe liscian i rammi/ ma lê no se mescia de lì,/ o veu vive ancon pe di anni/ finché l'ommo o no veu fâlo moî./ 'Na lession ch'a ne mostra a natùa/ pe no arrendise a-i scheuggi da vitta/ e andâ avanti con man ciù segùa/ pe ligâse con forsa a 'na bitta.
ANCORA SULL'INIZIO DI VIA CAVOUR
Dopo l'ottima delimitazione del passaggio pedonale ai due lati dell'inizio di via Cavour, entrando da via Santa Caterina, suggeriamo l'installazione di un cartello di divieto per le moto, che da anni, specialmente in estate, occupano detta area. Il divieto è già insito con l'indicazione pedonale disegnata sull'asfalto, ma conoscendo come vanno le cose, un segnale metterebbe tutti in riga, evitando pericolose concomitanze...
SPLENDIDO IL MINI CORTEO DI S. CATERINA
Veramente oltre ogni elogio il "quadro" di Casanova del Corteo Storico di Santa Caterina, rappresentato domenica 24 aprile sul sagrato di S. Ambrogio, per riempire il vuoto dell'intero Corteo assente per ragioni tecniche. Nello splendore di una giornata di sole e con la presenza di un foltissimo pubblico, i figuranti, rafforzati anche da altri elementi del Corteo facenti parte di "quadri" diversi, hanno riproposto gli scontri tra le fazioni dei Rampini e dei Mascherati, compresi nella loro parte, vissuta ormai con vera e intensa professionalità, mentre l'interpretazione di Carlo Terracciano, nelle vesti del Beato Jacopo, è stata degna di ogni e qualsiasi ribalta teatrale che si possa immaginare. Non siamo tessitori di facili lodi, ma Terracciano, su testo di Giuseppe Conte, ci ha riportato un Campanati a tutto tondo, offrendoci il Beato con una dialettica che la giovane età ha riempito di toni accesi, avvincendo l'attentissimo e folto uditorio. Un grande attore, questo Terracciano, perfettamente inserito in una parte non facile e di forte impatto con il pubblico, supportato da una coreografia che ha fatto onore a Varazze e a chi, come Bianchina Caniggia, non si è arresa di fronte al vuoto occasionale dell'intero Corteo, che comunque sarà godibile a Ottobre nei giorni che videro la Santa senese ospite della nostra città, salvandola dalla peste. Caratteristico, infine, il passaggio dei figuranti in piazza Patrone (Calabraghe), quasi la pennellata di un quadro di storia e di costume che calzava come un guanto tra le vecchie e storiche case, alcune delle quali avranno visto probabilmente il fluttuare del mantello di Caterina. Bravi tutti. Chi ha assistito alla rappresentazione (le Autorità, il Sindaco, Assessori e Consiglieri, il Parroco di S. Ambrogio, i cittadini e molti forestieri, anche stranieri) ne riporterà un dolce e bellissimo ricordo.
SPUNTI DI RIFLESSIONE PER I 71 ANNI DALLA LIBERAZIONE
Il 71° anniversario del 25 aprile, è stato festeggiato a Varazze secondo un cliché ormai consolidato e perfezionato dall'esperienza acquisita in tanti anni di compartecipazione fra l'A.N.P.I., le Autorità civili e militari, i gruppi combattentistici e d'arma, la Protezione Civile e le rappresentanze dei partiti politici, il tutto in un'atmosfera di serena compostezza e di festa di popolo. Dopo la deposizione di una corona d'alloro sul luogo della fucilazione di Emilio Vecchia, in località Valloria e nel Cimitero Urbano per ricordare le vittime della deportazione nazi-fascista in Germania, nonché al cippo commemorativo delle vittime dell'incursione aerea del 13 giugno 1944, si è formato un corteo che ha raggiunto piazzale De Gasperi, dove si è svolto l'alzabandiera sulle note della Banda "Cardinal Cagliero" che ha accompagnato l'Inno di Mameli. Altre due corone d'alloro hanno suggellato la cerimonia ai monumenti ai caduti sul mare, in viale Paolo Cappa e ai caduti di tutte le guerre in piazza S. Ambrogio, per poi concludersi in piazza Beato Jacopo per l'orazione ufficiale tenuta dalla rappresentante dell'A.N.P.I. provinciale Anna Traverso, che ha ricordato il perché di una scelta che fecero gli uomini e le donne che diedero il via alla Resistenza che portò l'Italia a liberarsi dalla dittatura fascista. Prima dell'oratrice, il Sindaco ha letto un'intensa e illuminante lettera di Sandro Pertini al nipote, in cui erano evidenziati i valori e le speranze per un mondo veramente libero e migliore. La commemorazione del "25 APRILE" si è felicemente conclusa lasciando spunti di dovuta riflessione sul vero significato della Liberazione e della Libertà, valori da difendere e, purtroppo, mai abbastanza acquisiti definitivamente...
1° MAGGIO: NON LI ABBIAMO DIMENTICATI
Il monumento ai caduti sul lavoro, nei giardini a mare di fronte al Boschetto, parla da solo e racconta tante storie che hanno investite famiglie di Varazze e di altre regioni, tutte coinvolte in dolori e assurdi lutti che hanno spezzato giovani vite su quello che si può definire "IL FRONTE DEL LAVORO", guerra diuturna per guadagnarsi il pane quotidiano. Di là dai più che giusti onori alla memoria di questi caduti, che le Autorità cittadine e l'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro hanno rinverdito nella cerimonia del 1°Maggio 2016, presente un composto corteo di cittadini e ospiti, queste due immagini, nel loro eloquente silenzio, indicano a tutti noi il dovere di
ricordare e di vigilare affinché il pane cercato e guadagnato con tanta fatica, non diventi un cibo di morte. Meditiamo e guardiamo ancora avanti, senza dimenticare certe lezioni che la vita di tutti i giorni ci mostra per correggere quella che deve diventare sempre di più una vera e propria "Civiltà del Lavoro." .
TERREMOTO IN ECUADOR. Sr. MACCARI E' SALVA, MA QUANTI DANNI
Nel Giornalino di aprile avevamo pubblicato un articolo sul buon andamento della missione comboniana di Quito, in Ecuador, dove opera da anni la nostra concittadina Sr. Daniela Maccari, Un articolo nel quale traspariva la soddisfazione per come le cose, nonostante sacrifici e difficoltà, procedevano abbastanza bene, con ottimi risultati nell'educazione della gioventù e assistenza ai bisognosi. Purtroppo, come tutti ormai sappiamo, un terribile terremoto della forza di 7/8 gradi della scala Richter, ha sconvolto quella terra di missione e sr. Maccari, fortunatamente illesa, ci informa dettagliatamente sul disastro di cui è stata testimone diretta, trovandosi, al momento del primo sussulto, sull'isola di Muisne, un fazzoletto di terra con 7000 abitanti, letteralmente raso al suolo. "Eravamo laggiù per festeggiare il lavoro svolto dalle comboniane in 50 anni di attività, quando all'improvviso tutto sembrò cadermi addosso. La popolazione, terrorizzata, è corsa subito verso le imbarcazioni per lasciare l'isola, essendo la stessa praticamente piana e può essere spazzata via da uno tsumani, che per fortuna non si è verificato...Io e altre suore, una volta raggiunto il continente, siamo salite sul picco più alto della zona, dove, con alcune
famiglie, ci siamo riparate sotto una tettoia per ripararci dalla pioggia, caduta poco dopo...Numerose repliche ci hanno tenuto con il fiato sospeso per ore. La tensione è continua per le numerose scosse e...le difficoltà che sorgono negli "albergues" campamenti e per la sofferenza di tante perdite di beni e di persone. In confronto alla distruzione di altre zone e città, Muisne, pur essendo nell'epicentro del terremoto, ha pagato meno, anche perché le costruzioni sono basse. Però quel poco era tutto quello che la gente aveva e hanno perso tutto.". Saltiamo altri particolari per concentrarci sulle parole della nostra amata concittadina "Ricordate nella preghiera l'Ecuador che sta
vivendo un momento davvero difficile". Lo faremo, e insieme alle preghiere cercheremo di aiutarvi anche concretamente, ricordando a chi ci legge che presso la Bottega Equosolidale "Amandla" di via Mameli (di fronte alla Panetteria Giordano) si possono avere tutte le informazioni al riguardo. Coraggio e avanti, nonostante le avversità, questo ci insegna Sr. Daniela Maccari, impegnata sul fronte di quella carità fatta non con le parole, ma con le mani e le opere che costruiscono ponti di effettiva solidarietà fra i popoli.
LA LEZIONE SEMPRE ATTUALE DI CLAUDIO BAGLIETTO
La figura e l'opera del filosofo Claudio Baglietto sono state ricordate, come da nostro servizio sul numero precedente de Il Giornalino, venerdì 29 aprile al Teatro "Don Bosco" di Varazze, nel corso della "Giornata di Studi" organizzata dall'ISREC (ISTITUTO DELLA RESISTENZA E DELL'ETA' CONTEMPORANEA DELLA PROVINCIA DI SAVONA), coordinatore organizzativo Beppe Olcese. Sul tema "GUERRA, PACE E NON VIOLENZA: L'ATTUALITA' DI CLAUDIO BAGLIETTO", si sono succeduti, in approfondite ed eloquenti dissertazioni, eminenti studiosi provenienti dai più prestigiosi istituti italiani del sapere, quali il prof. Daniele Menozzi e il ricercatore Andrea Mariuzzo, entrambi della "Normale di Pisa", quindi il prof. Mauro Moretti; dell'Università per Stranieri di Siena, nonché lo storico Pietro
Polito del "Centro Studi Piero Gobetti"; quindi Renato Moro, allievo di De Felice, dell'Università degli Studi di Roma Tre; Magda Tassinari, savonese, storica dell'arte; il giornalista pubblicista e scrittore Federico Marzinot, già curatore dell'Archivio storico dell'Italsider, il giornalista pubblicista Mario Traversi; mentre per Maria Baglietto Cobarrubias, della Columbia University, assente per precedenti impegni, ne ha illustrato i passaggi più significativi il prof. Mario Lorenzo Paggi dell'ISREC. Altro interessante intervento quello della Vice Preside del
Liceo Classico Chiabrera, Silvia Cavallo, in sostruzione del Dirigente Scolastico dello stesso Istituto, Alfonso Gargano. I lavori, durati per
l'intera giornata, sono stati aperti da Mario Lorenzo Paggi, mentre le conclusioni sono state affidate a Franco Delfino dell'ISREC. In inizio del Convegno, il Sindaco di Varazze, Alessandro Bozzano, ha portato il saluto della città soffermandosi sull'importanza del messaggio di Claudio Baglietto e sulla sua coerenza di vita e d'idee, esempio da indicare alle giovani generazioni, rappresentate in sala da un folto numero di studenti e da un gruppo di Scout, a ricordo dell'ing. Carlo Nocelli, fondatore dell'ASCI di Varazze. Erano pure presenti alcuni familiari di Claudio Baglietto, fra cui il nipote prof. Bartolomeo Baglietto e le sorelle Angela e Claudia, Lidia Grosso Tassinari e le pronipoti
Magda Tassinari (relatrice) e Angela Moretto. Ghandiano e amico fraterno di Aldo Capitini, Claudio si formò nei primi studi all'Istituto Don Bosco di Varazze e al Chiabrera di Savona, per poi accedere alla Normale di Pisa, dove il suo pensiero di fermo pacifista s'impose sugli allettamenti di una facile carriera prospettatagli dall'allora Ministro della Cultura Giovanni Gentile, vivendo un non facile esilio in Svizzera pur di non tradire il proprio pensiero di uomo di pace, contrario ad ogni forma d'impegno di carattere militare. Scelse così la precarietà di una vita semplice e umile dando lezioni private, confortato da pochi, ma sinceri amici, in una povertà ricca di fermenti culturali e di scritti che rimangono preziose fonti di insegnamento per i giovani di oggi e di domani. Lo staff della Filodrammatica Don Bosco ha curato in modo impeccabile l'allestimento ambientale del Teatro e del signorile catering Nel pomeriggio l'Assessore alla Cultura Mariangela Calcagno ha ribadito l'importanza della scuola in questi appuntamenti di carattere storico, al fine di dare precise risposte ai molti interrogativi posti dai giovani sul nostro recente passato e sui personaggi più significativi che ne sono stati degni protagonisti, spesso non conosciuti come
meriterebbero. In attesa della pubblicazione degli "Atti", che illustreranno i vari interventi con le opportune spiegazioni e spazio per dare il giusto rilievo agli interventi dei preparatissimi e dotti relatori, quest'articolo vuole essere una panoramica, pur sintetica, della manifestazione storico-culturale che Varazze ha avuto l'onore di ospitare per ricordare Claudio Baglietto, uno dei suoi figli senza dubbio migliori, il cui pensiero militante è di un'attualità che induce a serie e approfondite meditazioni, esempio da seguire per la costruzione di una società che suggelli, finalmente, la fratellanza e la pace fra i popoli.. Congratulazioni all'ISREC di Savona per questa iniziativa che si colloca con successo nel programma degli ormai classici "Quaderni Savonesi".
LA "SUPERENDURO" PASSERELLA PER VARAZZE.
Un fine settimana da record, quello del 7 e 8 maggio u.s. a Varazze, città scelta per la seconda tappa della Superenduro, gare del Circuito 2016 che ha portato più di 400 atleti provenienti da mezza Europa a confrontarsi dal mare ai monti in un emozionante carosello di abilità che ha convogliato nella nostra città migliaia di suiveur dello sport della "mountain bike", con indubbie ripercussioni positive nel settore alberghiero e commerciale. Camere d'albergo e stabilimenti balneari con adeguati sconti e un lungo elenco di esercizi commerciali che offrivano interessanti sconti ai graditi ospiti, questa la carta vincente colta al volo dall'ASCOM che ha allestito sulla passeggiata
di gomma un gazebo informativo turistico, sirena di richiamo sulle bellezze e attrezzature della nostra città, da conoscere e apprezzare per un felice ritorno vacanziero. Un plauso per questa tempestività, che va riversato anche all'Associazione Albergatori, all'Associazione Bagni Marini e alla Confartigianato, tutte realtà cittadine che stanno agendo di concerto e con un rinnovato impegno nell'ottica dei nuovi tempi e delle nuove problematiche turistiche. Il Comune di Varazze, sotto il cui auspicio Vaze Free Time, promotore della tappa varazzina del Superenduro, ha organizzato detto evento, raccoglie un'altra meritoria soddisfazione in tema di visibilità della città alla vigilia della stagione balneare, propiziandosi auspicati e attesi risultati positivi. Per quanto riguarda la tappa del Circuito Superenduro, le
centinaia di concorrenti hanno potuto ammirare, pur nella fatica della gara, le nostre bellezze "mare-monti", dalla spiaggia alle sue scogliere e al monte Beigua, il chè è già un premio per gli occhi e per lo spirito. Partiti dal nostro lido, li attendevano Canazei e Santa Caterina Valfurva, ma forse con Varazze nel cuore...
UN GIUGNO DI SCINTILLE NEL BORGO SOLARO
Appuntamenti da non perdere nel calendario delle manifestazioni programmate dal Borgo Solaro per il mese di giugno, a iniziare da sabato 18 con il "RADUNO DELLE FIAT 500, LE AUTO RALLY E LE PIAGGIO VESPA", che animeranno le piazze Bovani, S. Bernardo e Dante in un rutilante carosello di colori che riporterà cittadini e ospiti negli anni del boom economico, gli indimenticabili '50 e '60 di felice memoria. Continuando nel programma solarino, giovedì 23 giugno, alle ore 21, in piazza Bovani, le note della fisarmonica di Nino Morena e il suo complesso ci porteranno in Sudamerica in un viaggio sentimentale di ritorno da "LA BOCA DI BUENOS AIRES A VARAZZE SULLE NOTE DEL TANGO", serata che si preannuncia ricca di fascino e di folklore, con la partecipazione dei "tangheri" della Scuola Danza di
Giovanna Badano e dei giocatori di "Trucco", la cui presenza si riallaccia ai nostri emigranti e naviganti che importarono quel gioco proprio
dal quartiere portense argentino. Naturalmente il pubblico sarà coinvolto in questa festa che ci immergerà nei ricordi di chi lasciò la nostra Liguria, e in particolare Varazze, per un pane spesso amaro, doveroso omaggio che verrà però rivestito di sana allegria, con ballo per tutti e canzoni, in un girotondo che farà del Solaro, per una notte, il Caminito de "La Boca" di Buenos Aires. Non mancheranno probabili, altre sorprese. In attesa di questa "grande fiesta del recuerdo", un caloroso "saludo" dal Borgo Solaro.
SOLIDARIETÀ DELLA "TERZA ETÀ PER LA C.R.I.
Esempio di concreta solidarietà, quello che ci arriva dall'"Associazione Centro della Terza Età" di Varazze, i cui 44 soci, non nuovi a gesti che comprovano il senso civico che li contraddistingue, hanno devoluto alla Croce Rossa della nostra città, 250 Euro, frutto di una raccolta (non la prima e nemmeno sarà l'ultima, come ci hanno dichiarato) interna alla stessa Associazione. Ne citiamo volentieri l'iniziativa, soprattutto considerando che questi nostri concittadini, non certamente "pensionati d'oro", come leggiamo sulla stampa di ben altri
personaggi, si sentono in dovere di far sentire la loro fattiva presenza per un ente, come la Croce Rossa, la cui opera meritoria va a favore dell'intera collettività, un segnale forte che ci invita a meditare sulla nostra sensibilità in proposito. Il nostro obiettivo li ha costretti a lasciare per un attimo i tavoli di gioco che ogni pomeriggio li impegnano in serene e qualche volta agguerrite partite, e, pimpanti come sempre, ci salutano con un sorriso che non ha nulla della "Terza Età", perché permeato dalla freschezza della buona azione compiuta.
QUANDO I FORNI ANDAVANO A TRUCIOLI...
Dal libro "Ricordi dei miei ottant'anni", di Enzo Giusto (il popolare Milan), pubblichiamo questa emblematica foto del tempo che fu e che mostra il combustibile che ancora negli anni fine cinquanta veniva usato nei forni di Varazze per cuocere il pane. Si tratta dei "trucioli"
raccolti nelle segherie (in questo caso i Cantieri Baglietto") e trasportati in grossi sacchi, via carretto e braccia, per consumarsi in quel sano fuoco che dava al pane il sapore casalingo ben conosciuto e apprezzato fin dall'antichità. I tempi sono cambiati e i trucioli spariti, sostituiti dalle moderne fonti energetiche (elettricità, gas metano), ma nei più anziani è rimasto il ricordo di quel combustibile e del profumo di quel pane, retaggio di un mondo fatto di fatica e dell'arte di arrangiasi tipico della nostra gente.
L'ERBA DEL MIO GIARDINO
Di solito è l'erba del vicino che è sempre più verde, abituati come siamo a guardare chi, pensiamo, stia meglio di noi, senza accorgersi che il piccolo mondo di casa nostra a volte non ha bisogno di confrontarsi con gli altri, sereno e semplice come in effetti è. Proprio su questo aspetto, Antonio Saverio Marasco, un poeta che viene dal sud, da quella Calabria ricca di fermenti intellettuali e spirituali che la sua natura, aspra e bella, sa dare a chi cerca di entrare nel suo spirito roccioso e marino."L'erba del mio giardino" è già un messaggio di conquistato equilibrio di carattere familiare, dono sempre più raro di questi tempi, con il quale Marasco, alle cui spalle si dipana una vita di studi e di lavoro in vari campi, esprime i suoi sentimenti, dove la fantasia va a braccetto con riflessioni filosofiche sulla vita e la società attuali, spunti fiabeschi e nostalgie di arie antiche "Dolce è te restar in quel paese,/ a respirar l'aria feconda..."(A Francesca); "Bianca
e distesa nel tuo freddo letto...(Come'eri bella - A mia madre), ma anche l'ironia degli aforismi (la saggezza del popolo..). nonché quel "Canto Italiano", di amore e critica che non guasta mai... Insomma, un bel libro di versi e di considerazioni per il quale ci complimentiamo con questo poeta arrivato sulle nostre sponde.
MEETING A VARAZZE PER LE ADOZIONI IN COSTA RICA
Domenica 15 maggio u.s., alle ore 11, nella "Sala degli Stellati", si è svolta la 9^ edizione del "meeting" "BIMBI INSIEME COSTA RICA ONLUS, associazione a carattere internazionale di appoggio alle"Case Famiglia" del Costa Rica per facilitare le adozioni. Detta riunione, vero e proprio convegno per la presenza di un folto e qualificatopubblico interessato alle tematiche in discussione, è stato condotto dal presidente Mario Ferrari, con relazione ufficiale del dott. Luigi Negroni, (Adozioni Internazionali dell'A.N.P.AS (Associazione Nazionale Pubblica Assistenza), che ha illustrato l'attuale situazione inerente le problematiche del settore, seguito da altri interessanti interventi, tra cui le dott.sse Bormida e Albore, della A.S.L di Savona, per le adozioni sul territorio, dalla sig.ra Rita Galloni, referente in Costarica per le famiglie italiane e la sig.ra Maria Teresa Salsotto (Titti), la cui famiglia "Minuto/Salsotto" è stata l'organizzatrice dell'incontro di Varazze. Era pure presente Michela Spotorno, insegnante che si occupa anche di adozioni, nonché la presidente della L.N.I. di Varazze, Marcella Ercoli. Un tema quanto mai interessante e attuale, quello trattato nel corso della mattinata nella Sala degli Stellati, durante il quale sono emersi problemi di ordine burocratico che ostacolano spesso questi atti di vera carità sul fronte delle adozioni, e che per un diuturno impegno dell'Associazione "Bimbi Insieme" vengono man mano risolti e avviati ad attese e felici conclusioni. Va precisato che il Consiglio Direttivo della predetta Associazione è così composto: Presidente - Mario Ferrari (Toscana); Vice Pres.te - Angelo Barachini (Toscana); Segretario - Monica Baffè (Emilia Romagna - Fam.Ciannavei); Tesoriere - Gian Pietro Lattuada (Lombardia); Consiglieri: Francesca
Bagnoli - (Umbria - Fam.Poeta); Claudio Bombardieri - (Lombardia), Stefano Spreafico - (Lombardia - Fam.Gambirasio); Maria Teresa Salsotto Cattaneo (Liguria - Fam.Minuto); Susanna Col (Veneto - Fam.Tonel). L'Assessore alla Cultura Mariangela Calcagno ha portato il saluto dell'Amministrazione Comunale di Varazze, patrocinatore del meeting, soffermandosi sull'importanza delle adozioni e sui meriti acquisiti in tale campo dall'Associazione sopra indicata. L'incontro si è svolto in un clima di calda partecipazione che ha stretto i numerosi gruppi familiari in una consolidata solidarietà per affrontare e risolvere i problemi ancora sul tappeto.
"IN SCIÖ FA DA SEIA" A CELLE LIGURE
Proseguendo nel lancio del suo nuovo libro "IN SCIÖ FA DA SEIA", Mario Traversi sarà ospite, sabato 25 giugno c.a., alle ore 16, dell'Associazione "Auser Filo d'Argento" di Celle Ligure, presieduta dalla giornalista Ada Paonessa. La presentazione, a cura del prof. Andrea Cipollone, si terrà nella Sala Consiliare del Comune di Celle L.
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