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LUGLIO 2017 - A VOXE DU CAMPANIN

08.07.2017 23:23

LE SERATE AL CHIOSTRO 2017 DEL CAMPANIN  RUSSU

Pronte al via le “Serate al Chiostro” che U Campanin Russu organizza presso il convento di San Domenico, quest’anno sul tema tracciato dal Lûnäio de Väze 2017, e cioè “Dal mare ai monti”, frutto della collaborazione con il “Geo Park Beigua”. Il programma è senza dubbio interessante ed è così articolato: 17/7 ore 21 MUSICA E POESIA con i CARMINA BIBENDA; 18/7  ore 21 – PARCO DEL BEIGUAALLA SCOPERTA DELLA FLORA E DELLA FAUNA DEL BEIGUA”, a cura di Marco Bertolini; 19/7 ore 21 – C.A.I. SEZ. VARAZZE; DAL MARE AL BEIGUA”: AVVENTURE ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO ENTROTERRA…E NON SOLO”, a cura di Cristian Roccati; - 20/7 ore 21 COOP. “SOLARO” : “PESCI E PESCOÈI” “IL MARE, FATICA E FASCINO”; 21/7 ore 21: VARAZZE CLUB NAUTICO: “UN MARE DI VELE E DI MARINAI, a cura di Marcella Ercoli e Paolo Valpolini. Alle “Serate al Chiostro” seguiranno, presso l’Auditorium “Fratelli Stellati”, i seguenti incontri: 2 agosto ore 21 – IL BEIGUA VISTO ATTRAVERSO I COMUNI DI CELLE, COGOLETO, SASSELLO E VARAZZE”, a cura dei rispettivi Comuni; 3/8 ore 21 – LA POESIA DI GIORGIO CAPRONI”, a cura del prof. Andrea Cipollone. Come da consuetudine, alla fine delle serate U Campanin Russu offrirà un cordiale rinfresco. Appuntamenti da non perdere, per cittadini o ospiti, per trascorrere qualche ora d’interessante e intelligente svago, nell’incanto del cinquecentesco Chiostro di San Domenico e all’ombra delle antiche mura che ricordano i Fratelli Stellati.     

BENE I GIARDINI DELLA “MOLA”

Bimbi in festa, mamme serene nella consapevolezza che il luogo è veramente adatto per trascorrere qualche ora di relax, mentre i loro figli giocano sull’altalena o si arrampicano sul piccolo castello di legno. Siamo nella piccola oasi dei giardini “Com.te Ercole Vallarino” che il Comune ha recentemente rinnovato con gusto, potenziando così, anche nel levante di Varazze, le strutture ludiche dedicate all’infanzia, giusta risposta agli abitanti del quartiere della Mola e di chi, anche di altre zone della città e dei villeggianti, cerca un luogo adatto e tranquillo per lo sfogo dei propri figli in tutta sicurezza. Complimenti alla cosa pubblica per il lavoro ben fatto, con poche, essenziali cose, ma sistemate in modo intelligente e strategico per la gioia dei più piccoli.

UN SANDOLINO DALLA STORIA

Anche le cose inanimate possono parlare di storia e senza le parole vuote e retoriche degli umani. È il caso di un sandolino costruito negli anni ’40 da alcuni operai della Piaggio di Finale Ligure e recuperato da Andrea Craviotto, dei Bagni Vittoria di Varazze. La curiosità che ci ha spinto a parlarne è partita dal fatto che questo piccolo e veloce battello è interamente in alluminio, nato dagli scarti della produzione di aerei e idrovolanti che la Piaggio, allora a Finale, costruiva nel periodo della seconda guerra mondiale e che veniva recuperato con artigiana abilità dagli stessi operai per “arrotondarsi” la quindicina, vendendolo poi a privati cittadini o a stabilimenti balneari. Andrea, appassionato e collezionista di reperti che parlano di mare, erede com’è della tradizione di una famiglia che da oltre un secolo fa impresa con i suoi Bagni Craviotto, dopo averlo restaurato ci ha presentato questo sandolino nel suo attuale splendore (è il caso di dirlo, anche perché l’alluminio riflette fedelmente la luce del sole) e noi ve lo mostriamo con piacere, come un testimone che arriva da lontano, creatura di altra gente che sapeva adattare qualsiasi materiale che potesse essere impiegato per costruire qualcosa di utile e remunerativo, in tempi non certamente facili.

QUANDO SI ANDAVA A PIEDI O CON I CARRI

Dalla ruota del tempo abbiamo ricavato l’immagine della salita dell’Uomo (o olmo..?) risalente al 1910, nella quale è ripreso un gruppetto un poco strano, con muli e un carro avviati in direzione di Savona. Potrebbero essere, stante i racconti tramandati da anziani anni fa, pellegrini avviati al santuario della Madonna della Misericordia di Savona, che in quel passato si partivano da Varazze per impetrare o sciogliere un voto, oppure una compagnia di teatranti di strada (si nota un tamburo) e visto quel carro di strana foggia, che potrebbe contenere il necessario per recite di paese). Non lo sappiamo, ma la foto è emblematica di un passato che ci appartiene e mostra la salita dell’Uomo come appariva ai primi del ‘900, quando la via Aurelia era ancora in terra battuta e il transito di persone e di carriaggi era lento e tranquillo (le auto ancora un sogno), in un’atmosfera di pace e di serenità, quasi di poesia.

GRANDE RADUNO DI MOTO A VARAZZE

Oltre 500 moto di grossa cilindrata, Harley Davidson in testa, si sono radunate a Varazze domenica 21 maggio, parcheggiate, dato il numero, dove è stato possibile, con epicentro il piazzale De Gasperi, nonché viale Nazioni Unite e zone limitrofe, portando una nota che richiamava “Ond the road” di Jack Kerouac, in una Varazze dai colori e “calori” estivi. Provenienti da Milano, Torino, Cuneo, dal Veneto e, naturalmente dalla Liguria, i centauri hanno eseguito numerosi passaggi in gruppo sulla via Aurelia, rumorosi ma disciplinati sotto l’occhio vigile di Ciak, savonese organizzatore del raduno, che ci ha rilasciato un’intervista nella quale ha sottolineato la preziosa accoglienza e collaborazione del Comune di Varazze, citando le premure del Sindaco Alessandro Bozzano e, in particolare, del Vice Sindaco Filippo Piacentini. “È la seconda volta che siamo ospitati a Varazze, dove abbiamo trovato un clima più che favorevole alla nostra iniziativa, che vuol portare al grande pubblico la conoscenza del mondo fantastico del motociclismo, inteso anche come fratellanza che unisce persone provenienti da diverse località e differenziazioni all’insegna della stessa passione sportiva.” (Aggiungiamo che nel segno della solidarietà i centauri di Savona sono accorsi ad Amatrice colpita da terremoto). Cornice della manifestazione numerosi stand con prodotti e oggetti relativi alla moto, tipi di abbigliamento, calzature e quant’altro di inerente. Per Varazze è stata anche una benefica boccata d’ossigeno per il commercio, soprattutto ristoranti e pizzerie, il ché, di questi tempi, fa sempre bene. La carovana motociclistica è ripartita nella tarda serata, portando con sé il ricordo di una splendida giornata di sole e di mare e gli occhi sgranati dei moltissimi fans accorsi per sognare su quelle affascinanti, grandi moto.             

L’ING. CARLO NOCELLI: UNA VITA, UN ESEMPIO

Ci pare doveroso ricordare in questo numero, nell’anniversario della sua nascita, avvenuta a Firenze il 7 luglio 1901, l’ing. Carlo Nocelli, maestro educatore di generazioni di varazzini, e come professore di matematica e disegno presso l’Istituto San Giovanni Bosco, dove visse e operò per gran parte della sua vita, e come fondatore del Gruppo AGESCI di Varazze, ancora oggi pienamente operante nella scia di quell’idea che sulle rovine ancora fumanti della guerra e delle macerie che facevano ala al primo gruppo sfilante lungo le strade della nostra città, dava una risposta di ritrovato civismo alla gioventù, per indirizzarla su nuovi percorsi di crescita morale, dopo gli orrori della guerra. Un uomo a tutto tondo, l’ing. Nocelli, sempre pronto a collaborare per la crescita di Varazze nei suoi aspetti sociali e spirituali, difendendone gli usi e i costumi e la sua storia. Fu co-fondatore del Campanin Russu, insieme al prof. Mario Garea, il dott. Vittorio Tega, il rag. Prospero Castello, il rag. G.B .Venturino e Mario Fenoglio, un’associazione di “Storia Patria” nostrana che ancora oggi, sull’esempio dei padri fondatori, porta avanti gli stessi valori indicati allora. Ma per parlare dell’ing. Carlo Nocelli ci vorrebbe più spazio, data la mole di lavoro svolto in tanti anni di intensa partecipazione alla vita di Varazze, vuoi nel campo educativo che in quello politico e religioso per la difesa e il rilancio della basi portanti della nostra storia cittadina e nazionale, paziente ma determinato per raggiungere i propri obiettivi, amato, discusso qualche volta, ma sempre rispettato per quella sua rigidità morale che non consentiva pericolosi rilassamenti di costumi, un vero insegnante di vita. È confortante vedere come i semi gettanti da Carlo Nocelli siano germogliati nel terreno giusto, caduti oltre le pietre dell’indifferenza, maturati e cresciuti con le cure dei suoi fedelissimi Scout che gli rendono onore portando avanti i suoi insegnamenti. Ci fermiamo qui, riproducendo le parole riportate sulla sua tomba, le stesse che Baden Powell, padre dello Scoutismo Internazionale, scrisse nel suo diario in Kenia “IL SONNO DOPO LA FATICA IL PORTO DOPO LA TEMPESTA LA MORTE DOPO LA VITA CHE MERAVIGLIOSA ALLEGRIA!  Epitaffio sintesi di una vita spesa bene e messaggio per le nuove e future generazionI.

MARIA AUSILIATRICE SEMPRE CON NOI

Anche quest’anno, il 24 maggio, Varazze, e il rione Solaro in particolare, ha onorato Maria Ausiliatrice con una grande e sincera manifestazione d’affetto, portando la Sua effige in processione lungo le vie del quartiere che da venti anni ne custodisce la memoria e Le fa festa, dopo la chiusura dell’Istituto S. Caterina delle Suore di don Bosco. Una novena partecipata è stata il prologo, assieme alla benedizione ai bambini impartita dal salesiano don Giancarlo Maiani nel giardino delle Boschine, nel pomeriggio dello stesso giorno (un tuffo in un passato ricco di ricordi e consigli da parte della sempre presente suor Milena), della bella e riuscita processione, guidata dal parroco di S. Ambrogio don Claudio Doglio, coadiuvato da don Giancarlo Maiani e da padre Liggio,       lungo i “caruggi” del rione Solaro, con sosta in piazza Nello Bovani per un momento di preghiera. La processione si è conclusa quindi in piazza S. Bartolomeo, dove la statua della Madonna è stata accolta da un’intensa e commovente pioggia di petali di rose, omaggio alla mamma celeste, come nelle parole di don Doglio, che non dimentica i suoi figli che Le rendono onore con immutato affetto. Alla fine della processione, Simone Prato, a nome della confraternita di San Bartolomeo, “motore” della festa, ha ringraziato quanti (la banda Cardinal Cagliero, i Crociferi, i portatori della Cassa processionale, le Autorità “era presente il Sindaco e rappresentanti della Giunta e del Consiglio Comunale” e i numerosi fedeli) hanno reso possibile, come sempre, la bella manifestazione. Un altro, caloroso ringraziamento, questa volta per l’Oratorio Salesiano (numerosi i gruppi dei giovani Scout e delle altre realtà salesiane) è stato portato dal responsabile Silvano Perata .Televarazze ha ripreso le varie fasi della bella manifestazione, così come Il Giornalino, con i suoi puntuali servizi fotografici.

RICORDO DI DOMENICO  CARATTINO

Era una persone mite, amabile, sempre con quel suo sorriso che metteva le persone a proprio agio, Domenico Carattino, meglio conosciuto come “Menitto”, Priore onorario dell’Arciconfraternita di S. Giuseppe e della S.S. Trinità, scomparso nel mese scorso all’età di 92 anni. Lo ricordiamo con simpatia e affetto, riandando alla sua feconda vita di maestro d’ascia, operaio dei Cantieri Baglietto, specializzato nella costruzione di gozzi e lancette, nonché velista nella tradizione della stirpe Carattino, una grande famiglia che ha onorato Varazze con memorabili imprese in Italia e all’Estero. Ma soprattutto, come sopra riportato, ne piangono la scomparsa tutti coloro, confratelli in primis, che da lui hanno tratto lezioni di vita e di onestà, un esempio che rimane quale preziosa eredità per tutti noi, ancora qui in attesa dell’ultima vela che ci porti verso il mare dell’eternità, già raggiunto da Menitto. Le nostre sentite condoglianze alla moglie Caterina, ai figli Giangi con Franco, Silvio con Daniela, la sorella Mari e parenti tutti.

A MARIO  TRAVERSI IL “BEPPIN DA CÀ”

La XXV edizione del Premio Regionale di Poesia Dialettale “Beppin da cà”, organizzato dall’associazione “A Campanassa” di Savona, è stata vinta da Mario Traversi con la poesia “Comm’a và?, “versi che si richiamano al necessario colloquio con le persone che si incontrano, soprattutto i più anziani”. La cerimonia di premiazione si è svolta nei locali della “Torre del Brandale”, sede d “A Campanassa”, nel pomeriggio di sabato 27 maggio, alla presenza di un numeroso e attento pubblico, con accompagnamento musicale del maestro Nicolini. Nota simpatica e di squisito tatto, a consegnare il premio (artistica targa raffigurante la Torre del Brandale) è stato chiamato il Presidente de “U Campanin Russu” Giovanni Ghione, anch’esso partecipante al concorso e risultato nella rosa dei migliori poeti concorrenti. Era pure presente il prof. Franco Bampi, noto intrattenitore dialettale su Primocanale, e Signora. La manifestazione è stata condotta da Simonetta Bettinelli, graziosa e capace padrona di casa. Un plauso alla Campanassa per questi 25 anni di un premio che fa onore a Savona e all’intera Liguria nella difesa della nostra “lingua”, alla quale si affianca U Campanin Russu e le altre associazioni della Consulta Ligure.

PICCOLI ARRAMPICATORI CRESCONO

La passione per le arrampicate in montagna aumenta anche da noi in Liguria, nonostante arrivino dal mare altri e alettanti inviti. Per soddisfare questo desiderio di inerpicarsi lungo rocce scoscese e pareti da brivido, la sezione C.A.I. di Varazze, con il patrocinio del Comune, Assessorato allo Sport, ha organizzato, sabato 27 e domenica 28 maggio, in piazza Nello Bovani, una vera e propria palestra di questo particolare e non facile sport, allestendo alcune pareti mobili, sulle quali parecchi cittadini e ospiti, ma soprattutto bambini e ragazzi, si sono cimentati, sotto l’occhio vigile degli istruttori, a salire in quelle che la loro fantasia forse suggeriva terzi e quarti gradi, dando loro l’ebbrezza di favolose scalate alla Bonatti e C. L’iniziativa ha avuto il successo che meritava, poiché insegnare con correttezza ad affrontare certi sport impegnativi previene quelle tragedie che si abbattono soprattutto su improvvisati e inesperti scalatori. Bravi quelli del C.A.I. di Varazze, per questa loro benemerita iniziativa e bravi anche gli scalatori in erba.

SPETTACOLARI FLAMBEAUX  PER LA MADONNA

Anche quest’anno, in occasione della chiusura del mese Mariano, i Padri Domenicani di Varazze hanno organizzato, mercoledì 31 maggio, presso l’antico chiostro del convento, la recita comunitaria del S. Rosario, confortati dalla presenza di un pubblico numeroso e molto partecipato di fedeli, vuoi di Varazze che della colonia balneare, in una cornice illuminata dai classici “Flambeaux” benedetti davanti alla grotta di Massabielle, dove apparve a Bernadette la Santa Vergine. Il Rosario, condotto dal Priore padre Daniele Mazzoleni, con letture di alcune terziarie domenicane, si è articolato in opportune meditazioni e preghiere di riparazione sulle offese al nome di Maria e di Gesù, facendo riflettere seriamente sul comportamento assurdo, ignorante e malevolo, di chi usa certi linguaggi e certi atti, dimentichi delle braccia aperte della Madonna e del Redentore. Una serata al chiaro di luna, al balenar delle candele che riverberavano come echi le parole del S. Rosario commentato e intervallato dai canti che salivano al cielo in una serena atmosfera di pace e di speranza. Oltre a padre Daniele Mazzoleni, erano presenti padre Lorenzo Minetti, mariano di ferro, padre Giovanni Cavicchioli e frà Alberto Mangilli. Mancava frà Candido Capitano, infortunato, al quale auguriamo una pronta guarigione e che, sicuramente, all’uscita del Giornalino lo ritroveremo nuovamente in forma. Come sempre, ottima e ben curata nei particolari la serata dedicata a Maria S.S., nello stile della devozione domenicana.

I TESORI NASCOSTI DI VARAZZE

Non tutti ci rendiamo conto di quanti tesori nascosti vi siano a Varazze. Tesori d’arte in palazzi e chiese, ma anche di lavoro, come nel caso della ringhiera in ferro battuto che delimita il pontino sul torrente Arzocco, partendo da via Verdi, nei due lati, e che un tempo proseguiva verso piazza Mazzini. Un capolavoro dell’artigianato degli anni ’30, risparmiato miracolosamente dal rastrellamento forzato di tutte le infrastrutture di ferro che dovevano servire per le industrie belliche della seconda guerra mondiale. Davanti a questa imponente ringhiera, le brame fameliche dei costruttori di guerra, colpiti dalla sua imponente bellezza, si erano arrestate non osando sostituirle con il legno, come accadde per cancelli e altri manufatti, lasciandoci per fortuna una testimonianza di quel lavoro che ci ricorda come accanto alle imbarcazioni di tutti i tipi che hanno fatto grande Varazze, esisteva con alto onore anche l’arte del ferro. Per la sua lunga e bella storia, la nostra cara ringhiera dovrebbe essere inserita nelle guide turistiche e nelle visite delle scolaresche, quale autentica lezione di lavoro e di storia; prima, però, abbisognerebbe di una ripulita dall’erba e da altri ammennicoli, colà appesi, che la deturpano e fuoriescono sul passaggio pedonale, così come s’impone un’appropriata sistemazione della stessa nella parte di nord-ovest del pontino sull’Arzocco, tempi addietro e su nostra segnalazione “rabberciato” alla meglio. E già che ci siamo, un’occhiata al greto del torrente, nella parte scoperta lato mare, non farebbe male, poiché mostra un “boschetto” in crescita. Sono segnalazioni costruttive, queste, aiuti a far sempre meglio anche nelle piccole cose, per mostrare della nostra città il bello di cui spesso non ci avvediamo; una collaborazione a quanto, con impegni non indifferenti, viene portato avanti dall’amministrazione pubblica.

LAURA FEDELE  JAZZ  TRIO. “CHAPEAU!

Una voce che richiamava quella di Billie Holiday, nel centerario della nascita di Ella Fitzgerald, un ritmo che faceva sobbalzare il pubblico che non riusciva a tenere i piedi fermi, poche parole per suggellare il successo del Concerto Jazz del trio Laura Fedele (bravissima anche al pianoforte), con Dino Cerruti al contrabbasso e Gio Rossi alla batteria, tenutosi sabato 3 giugno in piazza Bovani e organizzato dall’ASCOM - Confederazione Commercio Varazze, in collaborazione con il Comune di Varazze, all’ora insolita delle 18,30 per permettere agli sportivi di assistere alla finale della Champion League tra Juventus e Real Madrid. Due ore di vero godimento per i numerosi appassionati di jazz, che hanno potuto assistere a una performance davvero eccezionale di Laura Fedele, interprete di non facili brani di una musica che arriva da lontano, ma che è sempre vicina al nostro cuore per l’amore che abbiamo per un’America di altri tempi…Bravissimi gli assolo di Dino Cerruti e di Gio Rossi, tempisti e svisatori, come la Fedele, secondo la migliore tradizione jazzistica. Successo e applausi a scena aperta e complimenti per Andrea Gargioni, Presidente e “motore” dell’ASCOM, che ci ha offerto un concerto di alta classe, presentato con grazia dalla pimpante Caterina Galleano e che ci riporta sottilmente all‘empatia con una musica e con un mondo con il quale abbiamo, noi varazzini, un particolare legame che ci ricorda come tutto ciò è stato possibile dopo il superamento delle Colonne d’Ercole da parte del nostro Lanzerotto Malocello, anticipo della grande impresa di Colombo e la scoperta del Nuovo Mondo. Aspettiamo il bis, caro Presidente. Le cose belle vanno riproposte per la gioia di tanti che le sanno apprezzare.

ANTONIO DA PADOVA AI CAPPUCCINI

Anticipato per ragioni tecniche al 10 giugno, l’annuale concerto vocale-strumentale nella chiesa dei Cappuccini in onore di S. Antonio da Padova (Sant’Antonin), ha riscosso un lusinghiero successo di pubblico e di critica, nonostante la serata dedicata al “Cundigiun”, che si temeva distogliesse l’attenzione verso questo ormai classico appuntamento con l’arte e la fede, segno evidente di una scelta che premia l’organizzazione della manifestazione, curata nei dettagli dallo staff di Bruno Lofrano, maestro concertatore e “concentratore” del Gruppo Cantori dei Cappuccini. Ma veniamo allo spettacolo, presentato come nel passato da Mario Traversi, che intercalava poesie alle varie esibizioni, e durante il quale si sono alternati il Coro di S. Domenico, diretto musicalmente dal M°Gianni Damele e, per le voci, dal M° Lorenzo Gavarone, con presentazione di Katia, un coro ormai con un palmares di tutto rispetto e un repertorio di impronta classico-religiosa; il Coro Alpino “Monte Greppino”, “chicca” varazzina dei canti di montagna di portata regionale ed extra, diretto da Marco Buscaglia, con presidente Gianmario Rebagliati e, naturalmente, il Gruppo Cantori dei Cappuccini, diretto da Bruno Lofrano, che ha presentato un programma misto religioso-profano con “incursioni” nella nostra lingua ligure: cori tutti molto apprezzati e applauditi, come ampiamente meritavano. Al centro del programma, secondo la scaletta, i giovanissimi Nicolò Saettone alle percussioni, Bartolomeo Rusca, Riccardo Bartaccini e Tommaso Gallione ai fiati (tromba e cornetta), diretti dalla bravissima Isabella, con accompagnamento alla tastiera del M° Michele Croese, la cui professionalità è garanzia di ogni spettacolo; una squadra di vere speranze che fa onore a Varazze e ai loro preparatori, così come l’ormai affermato Francesco Croese, il “piccolo Paganini” figlio d’arte dei Croese, che ha deliziato il pubblico con una affascinante esibizione di autentica, vera classe. Padre Eligio, a nome degli Araldi della Buona Novella, padroni di casa, ha ringraziato esecutori e pubblico per la bella serata in onore di Antonio di Padova (ma anche S. Francesco non è stato dimenticato, ovviamente), con finale della classica “Väze te veuggio ben”, sigla dei Cantori dei Cappuccini, testo del compianto Carlo Ghigliotti e musica del  M° Antonio Pino, recentemente scomparso e opportunamente e doverosamente ricordato per quanto operò nel campo della musica nella nostra città. Alla vedova Donella, presente con la sorella di Antonio, Bruna, è stata consegnata una targa a ricordo dell’evento, così come a tutti i partecipanti al concerto. In inizio dello spettacolo, l’Assessore alla Cultura Mariangela Calcagno ha portato il saluto dell’Amministrazione Comunale. Come sempre, nello stile signorile ormai noto, è seguito un ricco rinfresco che ha ampiamente soddisfatto, dopo il “cibo” spirituale del canto e della musica, anche quello del corpo. Complimenti e al prossimo anno.                        

13 GIUGNO  1944, BOMBE DAL CIELO                              

Erano le 7,10 del 13 giugno 1944, una luminosa mattina che Varazze stava per affrontare così come poteva, gravata da quella sciagurata guerra iniziata, sempre a giugno, due anni prima. In via Carattino il mercato ortofrutticolo era già in piena attività; dall’entroterra, soprattutto da Casanova, albicocche e pesche facevano bella mostra sui banchetti, insieme alla verdura; derrate alimentari ancora disponibili per le misere tasche di cittadini ormai abituati alla dieta che imponeva a tutti una “linea” non richiesta…Nella chiesa dei Cappuccini ci si preparava a celebrare la funzione in onore di S. Antonio (Sant’Antonin), e già numerosi fedeli si affrettavano lungo la salita S. Francesco, quando dal mare arrivò all’improvviso una squadriglia di cacciabombardieri alleati e fu la morte per 70 persone, alcune ancora insonnolite per colpa di Pipetto, l’aereo che ogni notte disturbava il riposo della città con il suo fastidioso ronzio da calabrone, gettando qua e là qualche spezzone con quei terrorizzanti “bengala” che illuminavamo di un sinistro giallo il cielo. Era il 13 giugno del 1944, una data che la città non dimenticò più. Di bombardamenti ve ne furono altri, quello stesso anno e anche dopo, ma quello fu il più drammatico e cruento, abbattutosi come folgore sul centro di Varazze, soprattutto via Malocello e piazza Patrone, (obbiettivo era il ponte della ferrovia). Una semplice, ma toccante cerimonia, lo ha ricordato alla cittadinanza martedì 13 giugno 2017 a cura dell’Amministrazione Comunale, che ha deposto una corona di alloro alla lapide sul fronte nord di via Malocello. Il Vice Sindaco Filippo Piacentini si è soffermato sull’importanza e il dovere di “non dimenticare” quella e altre tragedie che la guerra ha comportato, seguito dall’Assessore alla Cultura Mariangela Calcagno che ne ha precisato alcuni particolari. Erano presenti anche l’Assessore allo sport Luigi Pierfederici e alcuni Consiglieri comunali, l’Associazione Marinai d’Italia, l’Associazione Gruppo Alpini, la Croce Rossa, il Com.te la Stazione Carabinieri di Varazze M.llo Brasoli nonché molti cittadini visibilmente commossi. Alla stessa ora del bombardamento, il campanone di S. Ambrogio aveva fatto sentire, come sempre, i suoi lenti e forti rintocchi per commemorare le vittime dell’incursione.

CONCERTO “SOTTO LE STELLE” ALL’ASSUNTA

Venerdì 7 luglio, alle ore 21, sul sagrato della chiesa A.S. Assunta, si terrà il concerto “Sotto le stelle”, dopo due anni di pausa a causa di alcuni problemi tecnici. Bruno Lofrano alla chitarra e Mario Traversi con la poesia, intratterranno cittadini e ospiti con un programma che offrirà l’opportunità di trascorrere una serata di sereno relax. Ingresso gratuito e… chissà? magari un bel rinfresco.

L’ADDIO A GIO BATTA CAVAGLIERE (BACI)

Era un dei più apprezzati macellai di Varazze e dintorni, Gio Batta Cavagliere (Baci per gli amici), appartenente a quella vecchia scuola del lavoro frequentata fin dall’età di 13, alternando libri e quaderni ai tagli che con sapienza e precisione sapeva dare ai quarti di bue per accontentare ogni tipo di richieste da parte dell’affezionata clientela. Se n’è andato all’età di 85 anni, lasciando un ricordo di sè ricco di cose semplici e belle, quel suo carattere allegro, la battuta arguta che catturata la simpatia degli amici e dei clienti, sempre indaffarato, mai fermo, anche quando le condizioni di salute non erano proprio buone, secondo quella legge del lavoro e della vita che arrivata da lontano e che aveva superato momenti difficili, in guerra e in pace. Lo piangeranno in molti per la sua spiccata e bonaria personalità, così come è stato evidenziato ai suoi funerali, dove una vera folla commossa lo ha salutato all’ultima partenza, confermando alla moglie Maria e ai figli Maurizio e Tina, quanto Baci era caro alla sua Varazze. Le nostre sentite condoglianze ai famigliari per quest’ulteriore pagina della nostra città che si chiude per la scomparsa di Gio Batta Cavagliere.

ITALIAN  WOMEN  TRIBUTE  A  VARAZZE

Già il titolo è emblematico per presentare il concerto che la “Pro Loco Borgo Solaro” ha offerto a cittadini e ospiti nella serata di sabato 17 giugno in piazza Nello Bovani, “IL PRIMO E UNICO TRIBUTO ROCK ALLE VOCI FEMMINILI ITALIANE”, come recita il logo dell’organizzazione di detto evento. La splendida voce di Jessica Trevisan, accompagnata dalla chitarra di Elisa Bernazzani e dalle percussioni di Rossella Fornaroli, hanno intrattenuto per due ore un pubblico attento e piacevolmente coinvolto da questa esibizione della musica Rock tutta al femminile, risposta eloquente al mondo rockettaro maschile al quale il gentil sesso non ha nulla da invidiare e che ripropone, anche in questo campo, una parità conquistata con capacità e talento. Bravo l’“Italian Women Tribute” per averci fatto ascoltare attraverso questo affiatato trio le canzoni “immortali” di Mina, Loredana Bertè, Mia Martini, Patty Pravo, Fiorella Mannoia e tante altre, omaggio woman to woman veramente gradito e complimenti al Presidente della “Pro Loco Borgo Solaro”, Federico Piccardo, per questa e altre manifestazioni di un inizio estate veramente da primati. Cornice appropriata dell’evento musicale, il ritrovo delle auto ITALIAN LEGENDS VS AVVERSARIE, che ha richiamato nel Borgo Solaro a Varazze le amate Fiat 500 e altre meravigliose vetture degli anni ’50 e ’60, per la gioia (e invidia) di giovani e non più giovani.

SAN BARTOLOMEO  APRE  CON LA LOTTERIA

Sempre tempisti i confratelli dell’Oratorio “San Bartolomeo”, che in attesa della festa del loro Santo Patrono sono già nel pieno dell’organizzazione di quella che è senza dubbio la manifestazione religiosa “clou” dell’estate varazzina. A tale riguardo è già partita la classica “Lotteria di Beneficenza”, giunta alla sua 35^ edizione, e che presenta un carnet di tutto rispetto, come sempre. Infatti  vediamo come Primo Premio una crociera per due persone sulla Costa Favolosa, in Mediterraneo; seguono, dal secondo al 10°: Week End “percorso e dintorni”dell’Agenzia Naumachos “Boscolo Gift”, ancora per due persone; Modello di gozzo ligure; Quadro ad olio “Barche e pescatori” di Italo Galliano; Piatto in ceramica manifattura albisolese della Ditta Lauretta Orsini; Cassetta utensili “Fumari” della Ditta “Premana” di Lecco; “A beautiful day” di Naumachos Viaggi, in Centro benessere “Boscolo Gift”; Cena omaggio per due persone al ristorante “Pesce pazzo di Varazze”; idem per il nono premio; Cena omaggio per due persone al ristorante “Bri” di Varazze per il 10°. Per ragioni di spazio non elenchiamo gli altri numerosi e interessanti premi, comunque visibili presso la bacheca di San Bartolomeo. I biglietti si potranno acquistare direttamente sul piazzale omonimo fino al loro esaurimento. L’estrazione dei premi avverrà pubblicamente giovedi 24 agosto p.v., alle ore 17,30, sul piazzale di San Bartolomeo. Complimenti per l’organizzazione già in itere e per l’inevitabile successo che certamente ne conseguirà.

 

 

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