VARAZZE NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE
Sabato 23 maggio 2015, per ricordare il centenario della prima Guerra Mondiale, U Campanin Russu, con il patrocinio del Comune - Assessorato alla Cultura, terrà, nel palazzo Beato Jacopo, una conferenza con tema "Varazze nella prima Guerra Mondiale". Detta manifestazione vuole essere una testimonianza tangibile dello sforzo di cittadini e di industrie a quel conflitto che tanta sofferenza portò anche in molte case della nostra città, oltre a ricordare l'efficienza in allora esistente in fatto di piccole, medie e notevoli industrie, che si convertirono ad una produzione bellica in forma diretta o indiretta, occupando braccia e menti al servizio della Patria. La conferenza sarà accompagnata da eloquenti proiezioni che ci riporteranno a quegli anni, facendo rivivere l'atmosfera di un passato che è già storia, ma che deve essere conservato a memoria delle nuove generazioni. Un particolare, doveroso omaggio sarà riservato ai numerosi concittadini caduti sui vari fronti di quella guerra, i cui nomi verranno letti in un suggestivo e commovente alternarsi di voci maschili e femminili. Un appuntamento da non perdere, quello del 23 maggio 2015 nel palazzo Beato Jacopo, data non a caso scelta da U Campanin Russu, vigilia dell'entrata in guerra dell'Italia per concludere, a prezzo di tanto sangue, il Risorgimento che portò al compimento dell'Unità d'Italia.
IL CIBO NELLA BIBBIA
Proseguendo nel proprio programma, U Campanin Russu organizza, sabato 30 maggio, alle ore 16,30, nella Biblioteca Civica "E. Montale", la conferenza "Il cibo nella Bibbia", a cura del Parroco di S. Ambrogio don Claudio Doglio, momento culturale d'indubbio interesse che affronta molteplici aspetti non solo di carattere religioso, ma anche culturale e sociale, un cammino che abbraccia ebraismo e cristianesimo in un'evoluzione diventata vera e propria liturgia del cattolicesimo. Don Claudio Doglio, teologo di chiara fama e dalle doti di eccellente comunicatore, saprà ancora una volta calamitare l'attenzione del pubblico in questa affascinante cavalcata che illuminerà ulteriormente la conoscenza del "Libro" e, di conseguenza, le nostre cognizioni rituali e di fede. Cittadini e ospiti non si lascino sfuggire, sabato 30 maggio, questa "ghiotta" occasione.
GLI ALTRI APPUNTAMENTI DEL CAMPANIN RUSSU
Alle manifestazioni di cui sopra seguiranno le Serate al Chiostro (dal 20 al 24 luglio) e gli incontri all'Auditorium dei Fratelli Stellati (il 4 e il 5 agosto), per poi passare agli appuntamento autunnali (19 settembre) e di fine anno ( 19 dicembre per il Confuoco e il Natale Väzin); un calendario ricco d'interesse e di notevole impegno, del quale daremo opportune precisazioni sui temi trattati nei prossimi numeri del Giornalino.
PER UN FILO.....
Ritorna ormai da qualche tempo la frase "per un filo", osservando il pericolo incombente su via Cavour, allorché furgoni, auto e moto, provenienti da via S. Caterina, vi si immettono, trovando la carreggiata parzialmente ostruita dai motocicli e da pedoni che vengono evitati per l'accortezza dei guidatori, ma spesso con non poca difficoltà. Un suggerimento ci permettiamo di darlo: lasciare un parcheggio riservato alle moto dell'Ufficio Postale in via Battisti e togliere le altre da questo tratto di via Cavour. "Per un filo" è stata l'esclamazione che ci ha accompagnato fin qui. Non vorremmo che altre parole la sostituissero drammaticamente.
LE BRIGLIE AL CAVALLO PAZZO "RIO DEI GALLI"
I lavori di riassestamento e potenziamento delle strutture dell'alveo del Rio Galli proseguono alacremente,
e che evidenziano come le acque saranno convogliate secondo un percorso che rallenterà l'impeto che tanti danni aveva provocato nell'ottobre 2010. Un percorso a zig zag protetto da sponde massicce e dove le pietre assumono quasi l'aspetto di un sito archeologico, che evoca, pur con le dovute proporzioni, ricordi legati alla civiltà Inca. I lettori penseranno che stiamo esagerando, ma effettivamente il nostro obiettivo è rimasto veramente "impressionato" da questo tipo di lavoro le cui immagini offriamo alla loro attenzione, nella speranza che questa zona vitale dell'immediato entroterra di Varazze ( Casanova - inizio via Fossello e scorrimento fino al Teiro) venga finalmente salvaguardata da quel "salto del cavallo" irruente e senza freni che ha travolto case, strada e scompaginato la vita di tante persone.
SALOTTO LETTERARIO CON SILVIO CRAVIOTTO
Un piacevole e sereno "salotto letterario", quello organizzato dal Comune di Varazze - Assessorato alla Cultura, sabato 28 marzo u.s., alle ore 16,30, nella Biblioteca Civica "E. Montale", durante il quale il poeta Silvio Craviotto ha presentato una raccolta di poesie e prose su tematiche del nostro tempo. Introdotto dall'Assessore alla Cultura Mariangela Calcagno, il pomeriggio si è articolato in un interessante excursus sulle esperienze poetiche di Craviotto, tratte da incontri, immagini, meditazioni che lo hanno accompagnato nell'arco di una vita, bagaglio che sicuramente sarà ulteriormente arricchito nel prosieguo degli anni. Alcuni interventi, tra cui quello del Com.te Giacobbe, hanno contribuito a vivacizzare lo scelto uditorio, visibilmente soddisfatto della performance di Silvio Craviotto e di questo tipo di intrattenimento culturale che il redattore ha felicemente battezzato "salotto letterario", il ché ci spinge a sperare in nuovi appuntamenti di questo genere.
MISSIONE INSIEME - EQUADOR
Sempre puntuale la nostra suor Daniela Maccari per informarci, dalla sua missione in Ecuador, come vanno le cose laggiù, dove, grazie all'aiuto di parecchi varazzini, riesce a realizzare progetti di sviluppo e di promozione sociale pei diseredati di quella comunità. Questa volta, sulla scia della Pasqua, la nostra concittadina, "misionera comboniana", ci ha informato su due casi da lei seguiti con particolare cura; il primo riguarda Francesco, uno dei ragazzi che riceve una borsa di studio e che, nonostante soffra di "cheloide" (una malattia ereditaria che si spande in tutto il corpo e che laggiù nessuno sa curare), tutti e giorni e senza colazione, remando in canoa e poi a piedi nel bosco, si reca a scuola ed è già arrivato al 4°anno di programmatore informatico. "Più che il cibo mi occorrerebbe un computer", spiega Francesco, che per campare fa lavori casuali, soprattutto la pesca nel fiume. Altri casi segnalati sono quelli di Mariella e di Gabriele, la prima che vive "riciclando" dalla spazzatura e il secondo, con la sindrome "down", che vive grazie a 30 dollari mensili alla famiglia, che riesce così a mandarlo a scuola. Suor Maccari continua la sua e nostra "Missione insieme" ricordandoci che occorrono gesti concreti di solidarietà che possano rompere quella "globalizzazione dell'indifferenza" di cui parla Papa Francesco. E con ragione, perchè "se invece di essere egiziani, nigeriani, o pakistani..., i cristiani uccisi e martirizzati, o le persone annegate nel Mediterraneo, fossero di Genova o di Milano..., le reazioni sarebbero sicuramente altre." Lei, che conosce le diverse culture in cui opera da anni, può giustamente porsi e porre a tutti noi queste domande che ci costringono a serie riflessioni. Salutiamo e ringraziamo suor Daniela Maccari (facebook Daniela Maccari), per quello che fa, ad onore anche della nostra città
DUE NUOVE CAMPANE A SAN DOMENICO
E sono cinque le campane di San Domenico, dopo che alle tre esistenti ne sono state aggiunte altre due in occasione della Santa Pasqua di quest'anno. Infatti, durante la veglia pasquale di Sabato Santo, le due nuove voci della chiesa conventuale domenicana, sono state ufficialmente benedette dai figli di San Domenico, alla presenza di una cospicua folla di fedeli. Le nuove campane, opera del prestigioso marchio Trebiano, e donate da una famiglia che desidera mantenere l'incognito, portano così ad un notevole rafforzamento di quel suono che ci ricorda il passare del tempo e gli appuntamenti della comunità con la propria fede, quel richiamo che è la voce del Pastore alla quale rispondono le pecore, ben conoscendo la sicurezza dell'ovile che le richiama. Complimenti e auguri per questa nuova realtà che è anche segno di una vitalità operante dell'Ordine Domenicano, in una Varazze che ne vanta la presenza da un passato che ci riporta al passaggio di Santa Caterina da Siena.
MAGGIO 1958 IL VARAZZE F.B.C. ENTRA IN SERIE "D"
Spulciando nel grande libro della storia cittadina, rileviamo, riportato da Enzo Giusto (Milan) sul suo "100 anni di cronaca di Varazze e dintorni", la promozione del Varazze F.B.C. in serie "D", precedendo di un punto il Finale nel Campionato di Promozione 1957-58, dopo aver vinto a Cairo Montenotte la squadra di casa (mentre il Finale viene battuto in trasferta a Cogoleto). Era il 10 maggio 1958, mese concomitante con questo numero del Giornalino. Per questo, e sicuri di far cosa gradita ai molti sportivi che ci seguono, ci piace ricordare quel lontano e appassionante avvenimento, riproponendo inoltre i volti della squadra neroazzurra che tanto entusiasmo suscitò per la sua combattività e bravura, alcuni dei quali purtroppo scomparsi, ma rimasti nei nostri cuori, così come il vecchio e caro "Pino Ferro", del quale facciamo mesta memoria in attesa di una sua doverosa rinascita. Nella foto di Contini, da sinistra a destra in piedi: Zunino, Fantino, Leoncini, Pascutto, Testera, Carlotto, Calabria; accosciati: Pierfederici (mass.) Molinari, Maritano, Pallaro ed il portiere Merlo.
CLARA CAVALLERI INSEGNANTE DI SCUOLA E DI VITA
Un altro grave lutto ha colpito la nostra città con la scomparsa di Clara Cavalleri in Bassafontana, la cui vita è stata dedicata all'insegnamento e alla famiglia, lasciando dietro di se un ricordo di intensa e proficua attività anche nel mondo del volontariato. Era nata a Ge/Voltri, ma alla fine dell'ultima guerra si trasferì a Varazze al seguito del padre, Mario Cavalleri, maestro elementare del quale ne seguì le traccie. Lauretasi infatti in materie letterarie, Clara portò le sue innate capacità professionali e umane in molteplici scuole, iniziando ancor prima della laurea presso l'Istituto S. Caterina delle suore boschine, in piazza S. Bartolomeo, per passare quindi alla scuola media di Sassello e a quella Varazze, in via Garibaldi, con l'indimenticabile preside Wanda Mantegazza. Insegnò pure alla scuola di ragioneria "Pertini", sempre a Varazze, e a Loano. Raggiunta la pensione, si dedicò al volontariato, soprattutto al C.I.F. (Centro Italiano Femminile), dove ricoprì per anni la carica di Presidente, nonché all'A.V.O. (Associazione Volontari Ospedalieri), presso i'ospedale e la casa del nonno di Varazze. Fu anche catechista presso la Parrocchia dei S.S. Nazario e Celso, sempre con quel suo sorriso aperto che ne faceva una persona amabile che conquistava le simpatie di chi aveva la fortuna di avvicinarla e di apprezzarne le indubbie qualità umane e professionali. Con Clara Cavalleri scompare un'altra degna figura della nostra città, che molto ha operato restando nell'umiltà di un comportamento che ci lascia come preziosa lezione di vita. Le nostre sentite condoglianze al marito Bacicin, colonna di S. Bartolomeo e sempre disponibile nell'aiuto al prossimo, così come le figlie Valeria e Letizia, ai nipoti, ai parenti e ai tanti, meritati e fedeli amici di una famiglia che fa onore a Varazze..
MARIO FURLOTTI: IMPEGNO POLITICO E SOCIALE
Dopo una vita caratterizzata dall'impegno politico e sociale, anche Mario Furlotti è andato avanti, per dirla al modo caro agli alpini, lasciando dietro di se un cammino fitto di molteplici attività, da Assessore al Comune di Varazze a Vice Presidente dell'Ospedale S. Maria in Bethlem, costantemente presente agli avvenimenti che hanno accompagnato la nostra città, dal dopoguerra e sino a che le forze lo hanno sostenuto. Esponente socialista, Furlotti si è sempre distinto per la propria condotta morale e politica, apprezzato anche dalla parte avversa per il modo di esporre le proprie, approfondite argomentazioni, forte anche di una dialettica chiara e convincente. Nell'immediato dopoguerra era stato tra i primi Boy Scout che diedero vita al grande progetto dell'Ing. Carlo Nocelli, del quale era stato allievo e collaboratore. Lascia alle sue spalle una vita intensamente vissuta e coronata dall'affetto di una famiglia che lo ha sostenuto con amore durante la sua lunga malattia. Le nostre condoglianze alla moglie Irene, alla figlia Cristina con i nipoti Luigi, Irene, Gianni, Aldo, i fratelli Cesare e Maurizio, parenti e amici tutti..
LA CHIRURGIA LIGURE E PIEMONTESE IN CONVEGNO A VARAZZE
Organizzata dalla Provider "Rosa D'Eventi" di Genova, si è svolto, con il patrocinio del Comune di Varazze, venerdì 10 Aprile, presso l'Auditorium del Palazzetto dello Sport, il "1°Convegno Interregionale delle Società Ligure e Piemontese di Chirurgia, che ha fatto confluire nella nostra città i più qualificati "bisturi" del Gotha medico delle suddette due regioni. I lavori, iniziati alle 9,30 con il saluto delle Autorità (per il Comune di Varazze era presente l'Assessore Laura Manna), è continuato sino alle 18,15, secondo un programma scientifico che ha affrontato le tematiche più disparate della moderna chirurgia, in una vera e propria lezione in diretta, a beneficio, per le dotte dissertazioni, del numeroso pubblico presente in sala. Presieduto da Gino Battistini (Imperia), il convegno ha portato i preziosi contributi di Paolo Aonzo, Antonio Langone, Angelo Schirru (Savona) e di altri numerosi espositori (Marchigiano, Cumbo, Molinari, Dessalvi, Spinaci, Campis, Boccardo, Pretato, Polastri, Palombo, Papadia, Gasparri, Campisi, Cafiero, Testa, Morino, De Cian, Di Somma, De Paolis, Berti, Borghi, Fronda, Puglisi, Ferrero, Giono, Giuffrida, Geretto, Pellegrino, Costante, Amato, Scansetti, Weiss, Belli, Angelini, Serventi, Filauro, Gianetta, Galleano, Romairone, Nano, Amisano, Bona, Pagliardi, Bisagni, Rimonda, Adamo). Presentatori: Priora, Lenti, Ravazzani, Piscioneri, Garino, Benatti, Dardano. Con questo qualificante congresso, Varazze conferma la propria naturale posizione di baricentro ligure per manifestazioni di alto contenuto scientifico-culturale, aspetto senza dubbio interessante anche per i risvolti turistici che ne derivano.
PASQUA SI È VESTITA D'ESTATE
Non hanno aspettato né maggio, né giugno per conquistarsi il proprio "posto al sole", le migliaia di turisti che hanno invaso la nostra spiaggia per il ponte di Pasqua e i successivi fine settimana. Come cercatori d'oasi dove ritemprarsi al nostro sole, dopo le brume lombarde e piemontesi, questi turisti assetati di calore e di luminosità, si sono sparsi come industriose formiche sul levante e sul ponente del nostro arenile, in gruppi familiari anticipatori di quelli che sosteranno davanti S. Caterina, nella pausa della processione votiva. Finalmente una boccata d'ossigeno per commercianti e albergatori, esercizi pubblici e negozi vari, il sorriso ad allentare mugugni, con la speranza che il "buon giorno si vede dal mattino". Infatti, se tanto ci da tanto, l'estate potrebbe essere l'inizio della ripresa attesa da tempo e che le campane pasquali hanno finalmente annunciato come una risurrezione della nostra economia, con tutto quel che ne consegue. Speriamo bene, cari concittadini. A volte la fortuna siamo noi a chiamarla, ma, soprattutto, è il nostro bel clima a fare il resto.
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