U LÛNÄIO DE VÄZE 2016
Il "Lûnäio de Väze" 2016 sarà dedicato alla storia del nostro territorio (la via del legno, del sale, del mare e della fede), un itinerario che incornicerà, con l'esperta matita di Roby Ciarlo, il panorama fisico e umano di una Varazze che ha saputo ergersi ad esempio per la laboriosità dei suoi abitanti e dei suoi traffici, portando sututti i mari le proprie, stupende imbarcazioni, nonché messaggi di pace e di fede con i suoi figli migliori. Un Lûnäio di arte e di orgoglio cittadino che vuole ricordare un passato del quale siamo tutti debitori e che ci spinge a onorarlo con il nostro rinnovato impegno per un futuro ancora migliore. Ai disegni, mappe e itinerari illustrati sapientemente da Ciarlo, si accompagneranno le classiche poesie e i proverbi nella nostra madre lingua ligure, in simbiosi con i mesi e le immagini. U Campanin Russu continua, con questo Lûnâio, il proprio lavoro didattico sulle molteplici sfaccettature che contraddistinguono Varazze, una città mai completamente conosciuta, il cui fascino che le arriva dal passato può e deve ancora essere la cartina di tornasole della vita e delle attività dei suoi abitanti. A presto, dunque, con il Lûnâio de Väze 2016, appuntamento, non solo visivo, con il DNA di una città che ha percorso la storia attraverso Navalia e Varagine, per giungere a VARAZZE.
LE ATTIVITÀ D'AUTUNNO DEL CAMPANIN RUSSU
Autunno intenso per il Campanin Russu, con una serie di appuntamenti e d'iniziative a partire dall'11 ottobre per la riunione della Consulta Ligure ad Alassio, alla quale il sodalizio parteciperà con una consistente rappresentanza per discutere alcuni importanti punti all'O.d.G., tra cui la presentazione della bozza del nuovo Statuto, che sicuramente impegnerà l'associazione varazzina in una necessaria e costruttiva dialettica. Altri punti riguardano l'ammissione di nuove associazioni, per cui si prevedono interventi a tutto campo. Alla riunione di Alassio parteciperà anche l'Associazione Sacre Rappresentazioni di S. Caterina da Siena, affiliata da qualche tempo alla Consulta. Altro appuntamento del Campanin Russu riguarda, sabato 10 ottobre, alle ore 16,30, presso la Biblioteca Civica "E. Montale", la conferenza con tema "Navigare rende curiosi - Cristoforo Colombo e Amerigo Vespucci", a cura del prof. Franco Icardi; due vite avventurose che portarono alla scoperta del nuovo mondo, con inimmaginabili ripercussioni di conoscenze e di sviluppo per l'intero pianeta. Senza dubbio un appuntamento da non perdere. Ancora nel mese di ottobre, sabato 24, alle ore 16, presso la Biblioteca Civica "E. Montale", conferenza del Parroco di S. Ambrogio, don Claudio Doglio, che si soffermerà sui vari aspetti e significati de "L'ultima Cena" di Leonardo da Vinci, argomento quanto mai interessante che richiamerà indubbiamente l'attenzione e interesse di cittadini e ospiti, data la bravura e preparazione del conferenziere. Per il mese di novembre, infine, e precisamente sabato 14, alle ore 17, nel salone parrocchiale "Don Calandrone", vi sarà la presentazione di un nuovo libro sul dott. Giuseppe Massone, a cura della nipote Paola, che porterà ulteriori testimonianze sulla vita e le opere dell'infaticabile "mego", cui sono legate generazioni di varazzini. Appuntamento d'obbligo per una città che non dimentica. Intanto ci si prepara agli eventi successivi, che prevedono la presentazione del Lûnäio de Väze 2016, il Confuoco e il Natale Väzin. Di queste manifestazioni avremo modo di parlarne nei prossimi numeri del Giornalino e di fornire così le informazioni esatte sulle relative date per agevolare al meglio i nostri concittadini e i sempre affezionati ospiti e turisti che ci confortano da anni con la loro gradita presenza.
IL PERSONAGGIO DEL MESE
Di mestiere faceva il fornaio, Agostino Amedeo Vassallo, nato a Varazze il 21 febbraio 1903 e ivi deceduto il 6 ottobre 1984, ma la sua passione per l'arte era tale da portarlo all'apprezzamento ben oltre la propria città. Negli anni 1940/50 si era fatto notare come ideatore ed esecutore di scenari per filodrammatiche e come fondatore, direttore ed attore in una filodrammatica locale. Successivamente si dedicò alla scultura in legno di statue sacre, sulle orme di ben noti scultori genovesi e liguri. Le sue prime opere, di modeste dimensioni, rappresentano Crocefissi per gli Oratori varazzini di S. Giuseppe, S. Bartolomeo, N.S. Assunta, S. Rocco e uno per la Confraternita di Ortovero di Albenga, crocefissi che, collocati su croci proporzionate alle statue, vengono portati in processione dagli allievi "cristezzanti". Nel 1947 Vassallo realizzò la sua prima grande scultura: la statua della Madonna delle Grazie e della Pace che tiene per mano il Bambino Gesù, commissionata dalla chiesa di S. Donato di Varazze, alla quale segue, ancora per la stessa chiesa, un Cristo da porre sulla Croce processionale e che, cosa insolita, è rappresentato con gli occhi aperti, nel pieno della sofferenza, poco prima di spirare Altre statue lignee di Vassallo si trovano nella parrocchia di S. Damiano di Asti e a Casanova di Varazze, nella chiesetta di S. Caterina delle ruote. La passione per la scultura era esercitata da Agostino Vassallo nelle ore libere dal lavoro di panettiere e il risultato ottenuto con un suo particolare metodo di rifinitura ne fa ancora oggi un esempio d'intelligente capacità creativa da tutti riconosciuta e apprezzata. Dal pane del forno a quello del Cielo, rappresentato dai tanti Crocefissi scolpiti, e dall'impasto allo scalpello, ecco le tappe di una vita che ha lasciato un profondo segno e che Varazze ricorda e onora.
PIENO SUCCESSO DEL TORNEO DI TRUCCO
Successo pieno e incondizionato della 1^Edizione del " Torneo di Trucco" "PLAZA DO BALLON", svoltosi nella serata di mercoledì 26 agosto, nell'affollatissima piazza Bovani. Alla manifestazione, nata da un'idea del prorompente e dinamico Gian Piero Magnaguagno per ricordare i nostri emigranti in Argentina, da dove importarono questo antico e originale gioco di carte ricco di espressioni in lingua spagnola, hanno partecipato ben 14 giocatori suddivisi in 7 squadre, che si dati battaglia a partire dalle ore 21 per concludere le eliminatorie oltre la mezzanotte, incitati da un competente e partecipato pubblico formato da cittadini e ospiti della colonia balneare. La classifica vede sul podio, al primo posto, la coppia formata da Mimmo Scarzella e Sergio Coppa, seguita dalla coppia Livio Polverini e Giancarlo Mesiti. Terza la coppia Graziano Baglietto e Franco Perata. Ottima l'organizzazione curata in particolare da Giorgio Guastavino con l'appoggio del Ristorante "BRI", che ha fornito signorilmente le tovaglie di arredo per i tavoli da gioco. Il successo di questo torneo, simpaticamente svoltosi nella piazza-cuore del rione Solaro, e dotato di ricchi premi, ha un significato che va oltre il gioco in se e riallaccia simbolicamente i legami di affetto che univano (e uniscono ancora) i varazzini che partirono in cerca di fortuna e che a La Boca di Buenos Aires si ritrovavano attorno a rustici tavoli di osteria per il "Trucco" e per ricordare la loro lontana e mai dimenticata Varazze. Certamente questa indovinata e lodevole iniziativa dovrà continuare, magari unita ad altro opportuno ricordo musical-canoro, per l'inserimento nel calendario comunale delle manifestazioni estive del prossimo anno. Intanto, complimenti vivissimi a tutti, giocatori, suiveurs e pubblico, una volta tanto attratto da qualcosa di veramente simpatico e originale.
IMMAGINI D'AFRICA PER FARCI MEDITARE
Per far conoscere a cittadini e ospiti il vero volto di un'Africa dimenticata e di cui se ne parla soltanto per il problema immigrati, Elia Vallino, che da anni è impegnato con i suoi collaboratori nella Missione Salesiana in Camerum, con base a Ebolowa, ha allestito, sabato 29 agosto, in piazza Bovani, una interessante mostra fotografica sui problemi e progetti che investono quella comunità, tra cui l'adozione di bambini, la costruzione di pozzi nei villaggi (l'ultimo a Melane), aiuto agli orfanelli di Nkolandon e Angalan, microcrediti a persone responsabili, aiuto ai detenuti con generi alimentari (drammatica la situazione dei detenuti in quell'area; celle stipate all'inverosimile, una ciotola di riso al giorno, servizi igienici soltanto di giorno.., ecc.), aiuto sanitario con uno staff di medici volontari che da anni, a loro spese, si recano in quei villaggi dove intervengono, spesso in condizioni di vera emergenza, per salvare numerose vite umane a volte colpite da malattie che in Italia sarebbero curate a domicilio e che laggiù portano alla morte per mancanza di cure adeguate. Un lavoro lungo, senza soste, quello della Missione Salesiana in Camerum, dove l'altruismo e la carità portano ad efficienti risposte, nonostante non poche difficoltà e che ci invitano a riflettere sul "problema Africa", etichettato con troppi facili slogan, non meditando sulla spoliazione di quelle terre da parte delle multinazionali, che poi spingono, insieme alle guerre "dimenticate" che sono all'ordine del giorno in quei paesi, moltitudini di disperati a cercare una via d'uscita ai loro drammatici bisogni, e quindi anche qui da noi. Inutile dirsi cristiani e voltarsi da un'altra parte. "Ero straniero e mi avete ospitato Ero nudo, carcerato, avevo fame e mi avete aiutato, ecc." Parole che pesano come pietre. Pensiamoci. Essere cristiani non è uno scherzo, ma un impegno. (Per aiuti rivolgersi a Vallino Elia - Valmobil, piazza Bovani - Varazze o all'associazione "Savona nel cuore dell'Africa" Onlus - via Paolo Boselli, 6/1/ 17100 Savona C.C. 63263818.
FESTA DOMENICANA PER LA NATIVITÀ DI MARIA S.S.
Veramente una gran bella manifestazione di fede, con la partecipazione di numerosissimi fedeli, quella organizzata dai Padri Domenicani di Varazze per festeggiare la Natività di Maria S.S., nostra Madre celeste, martedì 8 settembre, nell'accogliente e suggestivo chiostro del convento domenicano illuminato da centinaia di flambeaux fatti arrivare da Lourdes e benedetti ai piedi della statua della Vergine, presso la grotta di Massabielle Dopo il S. Rosario, diretto e commentato dal priore, padre Daniele Mazzoleni, con il contributo di alcuni fedeli, nell'atmosfera mistica enello stesso tempo gioiosa che unisce in una grande famiglia cittadini e ospiti della colonia balneare in queste particolari e sentite ricorrenze, padre Lorenzo Minetti, promotore del "Centro del Rosario di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta", ha insistito sull'importanza della recita del S. Rosario, ricordando gli interventi al riguardo di papa Giovanni Paolo II e degli altri Pontefici, fino all'attuale papa Francesco, tutti incentrati su questa "potente arma", decisiva per vincere il male, raccomandandone caldamente la recita di almeno una "decina" al giorno nel raccoglimento della famiglia. Una serata di alto significato spirituale, dunque, questo toccante omaggio alla Vergine Maria, in preparazione anche, come ricordato dal Priore, della festa della Madonna del S. Rosario che si svolgerà la prima domenica di Ottobre (il 4) con la solenne processione lungo le vie cittadine. Per la Comunità Domenicana erano presenti anche i padri Candido Capitano e Giovanni Cavalcoli. Al termine della riuscitissima serata, come si conviene ad ogni compleanno, non poteva mancare un rinfresco che completasse degnamente la lieta ricorrenza, e, a questo, ci hanno pensato, con l'ormai collaudata bravura, le sempre attive Terziarie Domenicane, con un rinfresco che ha conciliato ad hoc lo spirito con il corpo, che ne è il prezioso custode. A completare questa cronaca domenicana, la notizia dell'arrivo nel convento di Varazze di un nuovo confratello, padre Alberto Mangili, proveniente dal convento di Torino, al quale auguriamo un buon lavoro al servizio del folto gregge varazzino di S. Domenico.
MARI SOL GARCIA E FRANCESCO LAURA A S. BARTOLOMEO
Nell'Oratorio di S. Bartolomeo, dal 7 all'11 settembre, ha tenuto cartello un'interessante mostra di pittura degli artisti Mari Sol Garcia e Francesco Laura (Cesko), con tematiche diversificate, ma riflettenti entrambi i colori e le atmosfere mediterranee, che hanno colpito i visitatori per la padronanza della tecnica e l'espressività delle opere esposte. Mari Sol Garcia, spagnola di Salamanca, dove si è laureata in quella famosa università, membro della Compagnia dei Templari e premiata in numerose mostre anche come poetessa, restauratrice e ceramista, ha presentato una serie di opere che richiamano al tempo delle crociate, con fuste e sciabecchi levantini, atmosfere che incrociano arte e storia in un'originale e forte simbiosi d'indubbio effetto anche cromatico. La pittura di Francesco Laura, pseudonimo "Cesko", genovese con studi al Liceo Artistico "Arturo Martini" di Savona, che si autodefinisce pittore dalle tematiche surreali influenzato da approfondimenti storici e mitologici che stravolge e fa suoi, illustra invece soggetti fantasiosi che evidenziano i propri stati d'animo, con richiami a scorci di Liguria e a vele d'indubbia suggestione. Due artisti, Mari Del Sol Garcia e Francesco Laura, che rivedremmo volentieri a Varazze, magari in un periodo più denso di presenze per favorirne la conoscenza e il meritato apprezzamento.
EQUOSOLIDARIETÀ IN MUSICA IN PIAZZA MAMELI
Promossa dalla bottega equosolidale "Amandla", con il sostegno de "I Giardini di Marzo", il "Biscottificio Giordano" e la partecipazione de "I Vegetti", "The Raison Roulant" e A.S.D. Danzastudio di Giovanna Badano, si è svolta, giovedì 10 settembre, in piazza Mameli, con inizio alle ore 21, una serata di musica, recitazione e danza, durante la quale sono stati offerti alla degustazione del folto pubblico presente assaggi di prodotti equosolidali e di derivazione carceraria, nello spirito di una condivisione di allegria e di conoscenze gastronomiche che ha riscosso un caloroso successo (non mancava il classico carrettino del gelato) Come nelle numerose esibizioni effettuate durante l'intera estate, ottima la prestazione della band "The Raison Roulant" (Davide Vallarino al basso, Luca Bessero alla chitarra, Stefano Perata alla batteria, Samuele Rapetti e Lara Calamano, voci), il cui repertorio molto swing ha elettrizzato l'uditorio, mentre "I Vegetti" (Gianni Way e Alfredo Valle), ormai coppia internazionale e di prossima partenza per gli Stati Uniti, sono stati al centro di una simpatia sempre crescente, con i loro "mugugni" e le loro battute nella lingua madre ligure. Che dire poi degli emuli di Fred Astaire e di Gene Kelly, il cui "tip tap" ha fatto rivivere l'atmosfera dei ruggenti anni '20 e del Cotton Club, sotto l'occhio vigile e compiaciuto della maestra Giovanna Badano. Bravissimi questi giovanissimi (l'assoluto ci vuole), a sigla di un evento riuscito che ha vivacizzato positivamente gli ultimi guizzi di questa grande e lunga estate calda. Complimenti agli esercizi commerciali sensibili a questo tipo di manifestazioni e ai partecipanti che hanno permesso uno sguardo più approfondito sul messaggio equosolidale da meditare e accogliere come si conviene.
L'ADDIO A RENATO SALSOTTO CATTANEO
Il 29 agosto u.s. è mancato Renato Salsotto Cattaneo, uomo dai molteplici interessi e profondamente legato alla propria famiglia. Nato a Cuneo il 10 maggio 1930, alla maggiore età si trasferì a Genova, con la mamma, insegnante di storia e filosofia presso un liceo classico della città, nella cui Università si laureò in economia e commercio, svolgendo successivamente una proficua attività in banca, stabilendosi infine a Varazze negli anni '70, con la famiglia. Ma al di là di questi cenni biografici più che positivi, ma sintetici per ragioni di spazio, ci piace sottolineare l'impegno con cui Salsotto, quale socio del Lions Club di Varazze-Celle, ha supportato, caldeggiandone l'esecuzione, di alcune interessanti iniziative, tra cui la collaborazione con l'associazione U Campanin Russu per incontri culturali di storia e di costume del nostro territorio, il primo dei quali tenutosi la primavera scorsa con una serata dedicata alle Confraternite di Varazze, collaborazione ancora in essere come da suoi desideri e indicazioni. Una figura, quella di Renato Salsotto Cattaneo, che ad un primo superficiale approccio poteva apparire forse un poco austera e chiusa, ma che, al contrario, racchiudeva in sè un mondo di specificità culturali che si aprivano amabilmente nei colloqui e nelle conversazioni con amici e cultori d'arte, amante com'era del bello e della qualità, presente alle mostre di pittura e appassionato lettore, sempre informato sugli avvenimenti quotidiani. Un "bon ton" del tutto personale il suo calmo, educato e sorridente, che richiamava quasi ad un tratto di gentiluomo ottocentesco, tale l'incedere e il modo di porsi, da persona che emanava rispetto. Con Salsotto un altro volto se ne va in questa fine estate calda e assonnata, lasciando a chi l'ha conosciuto un ottimo ricordo di operosità, portata avanti con discrezione e stile. Le nostre sentite condoglianze alla famiglia tutta.
PICCON DAGGHE CIANIN
Il caterpillar, come un dinosauro uscito da ere geologiche dimenticate nel tempo, sbocconcellava con una quasi compiaciuta lentezza le vecchie casupole che occhieggiavano, ancora incredule, di fronte al palazzetto dello sport, lato mare, appoggiate le une alle altre come anziane sorelle che si sostengono per non cadere. Così appariva ai molti varazzini avanti negli anni la scena di una rappresentazione che riportava ad antiche storie di persone ormai scomparse da tempo, case tirate su tra un viaggio e l'altro su brigantini e vapori, vasi di gerani alla finestra che si confondevano con le terrine delle acciughe sotto sale. Un pezzo di quel Solaro, che per fortuna resiste ancora tenacemente a S. Bartolomeo e nei caruggi che avevano conosciuto i reticolati antisbarco dell'ultimo conflitto mondiale, se n'è andato nella polvere che ha ammantato, pudica, storie di fatiche e di miseria, quando si lasciava la chiave alla porta e ci si aiutava nelle piccole e grandi avversità, e se mancavano i fiammiferi o una presa di maggiorana c'era sempre una mano che porgeva quanto richiesto, perché quella era la legge della solidarietà fra gente che magari non sapeva leggere né scrivere, ma sapeva cosa vuol dire aiutarsi senza tante inutili parole. Addio anche a questa parte di Varazze che se ne va per lasciare il posto a nuove costruzione in linea con i tempi. È una legge naturale, il mondo va avanti e il vecchio non ha spazi di sopravvivenza se non vestito di gloria e di grandiosità. Mentre il dinosauro si pasceva di soffitti a volta di mattoni e di muri che mostravano ancora lo spazio occupato dai quadri, qualcuno accennava alla canzone "Piccon dagghe cianin". Soltanto qualche strofa, spenta subito in gola perché certi sentimentalismi non sono più di moda ma ancora attuali per gli ultimi testimoni di un tempo ormai perduto per sempre.
CIAO MAGGIOLINO!
"Col sorriso e con l'inchino vi saluta Maggiolino". Abbiamo scelto questa simpatica frase che Antonio Maggiolino (U ninno) diceva agli amici, per ricordare la sua scomparsa avvenuta nell'ultimo scorcio di settembre, all'età di novantasette anni, dopo una vita intensa di lavoro e di quell'allegro divertissement che ne aveva fatto uno dei personaggi più amati della Varazze degli anni '50, quando, nell'osteria di Majostinn-a, insieme ad altri indimenticabili amici (i fratelli Nanni e Bruno Boggio, Felicin Massa, Pino Vicenda ed altri), aveva dato il via alla Banda Tempesta, che portò il nome di Varazze all'onore delle cronache in Italia e all'estero. Sorriso e baffetti, l'occhio vivo e ammiccante, un saluto caloroso per tutti, ma anche critico in difesa della sua Varazze, quando le cose non andavano bene, pronto a stigmatizzare errori e comportamenti sbagliati, ecco alcuni tratti di Maggiolino, protagonista di quel periodo che seguiva la fine della seconda guerra mondiale, quando ci si rialzava faticosamente dalle rovine materiali e morali e l'umore non era certamente alle stelle. Proprio allora, oltre al lavoro vero e proprio per tirarsi su, si sentiva la necessità d'iniezioni di buonumore e di ottimismo. E uomini come Antonio Maggiolino erano più che necessari per ridare la corda all'orologio della comunità che stentava a far ripartire le proprie lancette. Rappresentante nel settore dell'arredamento, Maggiolino si era guadagnata la stima e il favore generali, aiutato prima dalla moglie Mariuccia e, alla sua scomparsa, dalla figlia Giovanna, che l'ha amorevolmente assistito sino all'ultimo. Socio Onorario de U Campanin Russu, al quale ha dato un forte contributo di sostenitore e di saggi consigli, se ne ricorda la figura con il rimpianto di chi ha perduto una voce che sapeva ridare la carica nei momenti opportuni. Con Maggiolino si chiude quel periodo irripetibile che visse Varazze negli anni '50 e '60, anni in cui si sapeva ancora sorridere e far sorridere.. Ed per questo che lo salutiamo, a nome della sua città, con un sorridente "ciao Antonio". Lui, ne siamo certi, non sopporterebbe musi lunghi. Le nostre più sentite condoglianze alla figlia Giovanna e a Giancarlo.
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